La Terra é alquanto schiacciata ai poli della sua rotazione. Piccoli movimenti osservati in detti poli

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Joseph Norman Lockyer - Astronomia (1904)
Traduzione dall'inglese di Giovanni Celoria (1904)
La Terra é alquanto schiacciata ai poli della sua rotazione. Piccoli movimenti osservati in detti poli
Capitolo primo - 5 Capitolo primo - 7

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§ VI.

La Terra è alquanto schiacciata ai poli della sua rotazione.
Piccoli movimenti osservati in detti poli
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26. Nel discorrere della figura della Terra abbiamo concluso (§ II) che essa è un corpo rotondeggiante, poco diverso da una palla o da un globo, che essa in altre parole ha approssimativamente la forma sferica. Approssimativamente, perchè già le ineguaglianze e la scabrosità della sua superficie, sebbene piccolissime, come vedemmo, in confronto delle sue dimensioni, bastano ad impedire che la figura della Terra possa mai essere considerata come esattamente sferica.

Ora che noi abbiamo imparato a conoscere sulla Terra i poli della sua rotazione, e il circolo detto equatore, siamo in grado di intendere bene un’altra deviazione della Terra dalla esatta figura sferica, deviazione alla quale si dà il nome di schiacciamento.

27. Tale deviazione proviene da ciò che i diametri della Terra, cioè le linee condotte per il suo [p. 30 modifica]centro e terminate da ambe le parti a punti opposti della superficie, non sono perfettamente uguali, anche quando si faccia astrazione dalle ineguaglianze prodotte dalle montagne.

Nella figura 6 sia C il centro della Terra; P, P’ siano i due poli: la retta PP’ rappresenterà l’asse di rotazione, e la retta EE’ sarà la rappresentazione di un diametro dell’equatore. Or bene, Fig. 6. per mezzo di esatte misure, in questo libro impossibili a descrivere, si è trovato che il diametro polare PP’ della Terra è alquanto minore dei diametri equatoriali come EE’ e che ogni diametro MM’ intermedio obliquo è minore di EE’, maggiore di PP’. Questo è l’insieme dei fatti ai quali si accenna, quando si dice che la Terra è compressa o schiacciata ai poli.

Non bisogna tuttavia immaginare che la Terra cessi per ciò di avere all’ingrosso la forma di una palla. La differenza fra il maggior diametro EE’ e il minore PP’ è soltanto di una trecentesima parte di EE’; cioè ove la Terra potesse rappresentarsi con [p. 31 modifica]un disegno avente il diametro EE’ di 300 millimetri, bisognerebbe, per restare nel vero, dare al diametro PP’ 299 millimetri di lunghezza. È piccolissima nel supposto disegno questa differenza di un millimetro fra EE’ e PP’, e nel disegno nostro essa riescirebbe affatto insensibile all’occhio. Si è dovuto nella figura 6 esagerare di molto la disproporzione fra EE’ e PP’ appunto per rendere all’occhio più evidente ciò che in questo paragrafo si doveva dire.

La vera lunghezza del diametro EE’ è, stando alle più esatte misure, di chilometri 12755: quella del diametro PP’ di chilometri 12712: lo schiacciamento è la metà della differenza fra questi due diametri, cioè 21 chilometri circa per parte. Questo schiacciamento si estende a tutta la superficie della Terra, tanto a quella degli oceani, che a quella dei continenti. A cagione di esso si dice talvolta che la Terra è uno sferoide o un ellissoide schiacciato.

Lo schiacciamento, la forma ovale della Terra, la rotazione terrestre sono fatti intimamente e meccanicamente collegati fra di loro. Il moto di rotazione della Terra produce come necessaria conseguenza la forma sua ovale e schiacciata verso i poli; studiare i mutui rapporti esistenti fra la rotazione e lo schiacciamento terrestre fu ed è uno dei problemi più difficili, più interessanti, più suggestivi dell’astronomia.

I progrediti metodi di osservazione, la grande precisione con cui oggi si fanno le misure astronomiche hanno recentemente reso possibile di dimostrare che i poli della rotazione terrestre non sono fissi ma si spostano sulla superficie della Terra in modo sensibile e suscettibile di misura. Descrivono essi attorno ad una loro posizione [p. 32 modifica]media e ideale una linea spiraliforme, complessa, che tutta si svolge su un’area di piccolissima estensione, che non può dirsi peranco esattamente determinata e conosciuta in ogni suo dettaglio, ma della quale non è più possibile dubitare.

Queste migrazioni dei poli della rotazione sulla superficie terrestre costituiscono uno dei fatti più importanti scoperti dalla scienza contemporanea. Astronomi e geodeti allo studio di esse migrazioni attendono con osservazioni diuturne e incessanti, ma dire ampiamente delle migrazioni stesse, delle deduzioni e delle induzioni alle quali esse già diedero luogo non è possibile in un libro che è e deve rimanere elementare; qui basta averne fatto un breve cenno.