Aridosia/Atto quinto/Scena settima
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Lorenzino de' Medici - Aridosia (1536)
Atto quinto
Scena settima
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Cesare, Lucido, Erminio, Marcantonio
- Cesare
- Dove di’ tu che sono?
- Lucido
- Vedili lì.
- Erminio
- Ecco qua Cesare. Noi vogliamo oggi darti la Cassandra per moglie.
- Cesare
- Io non desidero altro; eccovi i denari d’Aridosio, e vi giuro, che in quanto a me, io desidero lei e non la dote, ma io son necessitato a far la voglia di mio padre, il quale mi ha comandato espressamente che senza mille ducati io non la pigli.
- Marcantonio
- Tutto abbiam pensato; andiamo a parlar con Aridosio, che senza lui non si può far niente, e tu, Cesare, va per tuo padre e menalo qui in casa mia, dove noi saremo tutti, e lì concluderemo ogni cosa ad un tratto.
- Cesare
- Così faremo; in questo mezzo mi vi raccomando.
- Marcantonio
- Non dubitare, lascia fare a me, e sta di buona voglia; e tu, Lucido, va, ordina; chè tutti ceneremo in casa mia.
- Lucido
- Che ho io a rispondere a Tiberio?
- Marcantonio
- Non altro, farò il bisogno.
- Lucido
- Sarà fatto.
- Marcantonio
- Erminio bussa a quella porta.
- Erminio
- Tic toc, tic toc.
- Marcantonio
- Bussa forte.