Aridosia/Atto quarto/Scena quinta

Atto quarto
Scena quinta

../Scena quarta ../Scena sesta IncludiIntestazione 28 aprile 2008 75% Teatro

Atto quarto - Scena quarta Atto quarto - Scena sesta

Paulino, Erminio, Pasquina

Paulino
Signore.
Erminio
Sempre vuoi ch’io t’abbia a chiamar cento volte; è gran cosa questa. Va, trova quattro fiaschi di trebbiano, e portateli fra voi due alla Fiammetta.
Paulino
Signor sl.
Erminio
Andate presto, ch’io desidero la risposta, che importa assai.
Paulino
Bè, io anderò pur adagio, ch’io ho trottato tutto il dì.
Erminio
Io v’aspetto in casa.
Pasquina
Oimè, l’è pur una mala cosa l’esser serva; or ch’io sono stanca morta, mi convien andare a Santa Susanna, e poi forse ci arò a ritornare, e così fo ogni giorno. Al manco si facesse egli la festa di San Saturno, come si faceva al tempo antico, che concedeva, che per otto dì le serve e i servidori diventavano padroni, e essi servi e servidori; a me toccherebbe ad esser mona Lucrezia, e vorrei star quegli otto dì sempre nel letto con qualche mio innamorato.
Paulino
Mona ;Pasquina: , togliete questi fiaschi.
Pasquina
Non hai tu le mani?
Paulino
E i piedi ho.
Pasquina
Potrai tu adunque andare a portargli, che io ho altro da fare; non ti disse il padrone che gli portassi tu?
Paulino
Madonna no, ma che li portassimo fra noi due.
Pasquina
Io ti so dire che tu sei cima: orsù, portane tre e io ne porterò uno, chè son vecchia.
Paulino
E’ non ne sarà altro: io gli ho portati fin qui; portategli fin là voi, e così fra noi due gli avrem portati.
Pasquina
Alla croce di Dio, che se tu non gli porti, io ti farò dar delle staffilate, e dirò che tu non gli abbia volsuti portare per andar a giuocare.
Paulino
E io dirò quel che voi mi faceste l’altra notte, quando dormii con voi.
Pasquina
E che ti feci, ladroncello?
Paulino
Che mi toccavate voi?
Pasquina
Levatimi dinanzi, sciagurato, che postù arrabbiare!
Paulino
Oh porta i fiaschi da te, scanfarda.
Pasquina
Va poi, e fidati di questi morbetti: e’ ridicono ogni cosa: io m’era messa bene, ti so dire: e pur bisogna qualche volta trastullarsi; ma lasciami andare a portar queste cose, che son badata pur troppo, innanzi che questi, che vengono di qua, che paiono smarriti, mi dimandin la strada, e mi tengano anche un pezzo a parole.