Addio (Neera)/Prefazione
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PREFAZIONE
La morale! la morale! — bella parola, bellissima cosa; ma ditemi, di grazia, che cosa intendete per morale?
Scommetto che la mia è diversa dalla vostra, e quella del mio vicino anche.
La morale, una ed immutabile nell’ordine perfetto della natura, prende forme e significati diversi, quando passa per il lambicco dell’umano cervello, quando l’orgoglio e l’ipocrisia se ne fanno spacciatori.
La morale di un popolo non somiglia a quella di un altro. Una religione è morale affermando un principio, e nuove religioni cercano la moralità nel negarlo.
Ci capite qualche cosa? Io no — ma penso che la morale dev’essere giustizia, e a questo modo trovo la via netta e chiara.
Nel succedersi delle leggi e dei costumi noi abbiamo visto la donna adultera condannata a morte, e la vediamo libera e impunita regnare nel disonorato talamo.
Dov’è la giustizia? Essa si trova certamente fra i due estremi.
L’umanità fa grazia della vita, ma la morale reclama il castigo.
Ecco il mio tema. Tema contrario a quella riabilitazione tanto di moda, che pareggia la donna pentita alla donna pura. Il perdono assolve, non muta il passato.
Dedico questo libro alle donne oneste.
Neera.