A fin di corsa
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
LXX
A FIN DI CORSO
Sotto il velo dell’aria e della terra,
dov’c in travaglio l’anima infinita,
coi di del tempo e con la morte in guerra
grandeggia il sogno della nostra vita.
E resta, a fin di corso, una romita
croce e la gleba angusta che ci serra;
e chi sa poi, se, questa via fornita,
comincia un’altra che non torce ed erra?
chi sa, se, con desio di ghermir tutto,
ghermirem l’ombre, e senz’ingiuria o lode
anche il vano mio spirto andrá sepolto?
M i, se i padri cibar lo amaro frutto,
tu, Croce santa, che mi sei custode,
rendimi ciò che i padri miei m’han tolto.