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INDICE


I. CANZONI D’AMORE DI GUITTONE D’AREZZO


I. — Amante riamato, vorrebbe che il suo desiderio trovasse subito nel fatto l’appagamento completo |||
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II. — Si lamenta con Amore perché non gli concede, cosí com’egli vorrebbe, i beni amorosi |||
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III. — Per farlo felice basterebbe che l’orgogliosa gli mostrasse che non le è di noia |||
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IV. — Si lamenta dell’orgoglio della donna e chiede d’esser rimeritato del suo servire |||
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V. — Con molta valentia il poeta ha raggiunto un bene che supera ogn’altra gioia |||
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VI. — Si lamenta dei «malparlieri» che voglion «storbare» l’amorosa dilettanza del poeta |||
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VII. — Gli è grave rivelare il suo profondo dissenso con Amore |||
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VIII. — La lontananza è dolorosa, ma in essa s’affina l’amore; dopo la pena del distacco sará maggiore la gioia |||
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IX. — È lontano ed in pena per un fallo d’amore, del quale spera d’esser perdonato in considerazione della bontá della donna, a cui s’affida |||
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X. — Vanta la sua abilitá nel saper celare; e dican pure i malevoli quel che vogliono |||
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XI. — In amore la felicitá è nella speranza |||
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XII. — Chiede che la donna non abbia timore di sue offese e lo metta alla prova |||
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XIII. — Affina l’ingegno in «sottil motti» per lodare copertamente la sua donna |||
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XIV. — Vive fuori di vita, ed è, dopo la gioia, nel piú grave dolore |||
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XV. — Perchè s’è partito dalla sua terra |||
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