Vostra gentil melizia

Matteo Frescobaldi

XIV secolo Indice:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu ballate Letteratura Vostra gentil melizia Intestazione 1 settembre 2021 100% Da definire

Questo testo fa parte della raccolta Rime scelte di poeti del secolo XIV/Matteo Frescobaldi


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     Vostra gentil melizia,
Signori Fiorentini,
Vi darà vera laude,
Seguendo sanza fraude
5Ciò che ’n questa ballata vi s’indizia.
     Fiorentin saggi, sia vostro disìo,
Con grande istudio e con isperïenza,
Di viver sempre nel tremor d’Iddio;

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Perch’è prencipio della sapïenza:
Poscia, con gran valenza,10
Discrezïon ch’è d’ogni virtù madre
Con sue figlie leggiadre
Seguendo, crescerà vostra grandizia.
     Prudenza fate che sia vostra guida,
Che con tre occhi tre tempi governa.15
Quest’è virtù che chi con lei s’affida
Convien che sempre lo miglior discerna,
E della fama eterna
Risplenda con onor, miglior tesoro.
Gemme arïento ed oro20
Prudenza passa e vince ogni delizia.
     Giustizia ch’a ciascuno el suo diritto
Rende, ch’è volontà perpetüale,
E per lei si punisce ogni delitto,
Signor, seguite; chè per lei si sale.25
Fiorentin, cui ne cale
Sarà in memoria eterna, com’è giusto:
Dunque, sievi nel gusto;
Però che questo ispegne ogni malizia.
     Temperanza, la qual fugge ogni troppo,30
Che tiene in mano el fren della misura,
Fate, Signor, che sia del vostro groppo.
E ’n voi si vegga sua bella figura;
Chè questa ancella pura
Disegna gli suo’ servi temperati35
Nel regno de’ beati,
Nel qual possiede ogni uom somma letizia.
     Fortezza, che l’uom fa sicuro e franco
Sì che non smaga nell’avversitate
E nel periglio non si truova manco,40
Perchè s’accosta a magnanimitate,
Signori, or l’abbracciate:
Chè fortezza l’uom rende valoroso
Forte e vittorïoso,
Sempre a’ nimici suoi dando tristizia.45
     Queste virtù che son le cardinali,
Con ciascun’altra che da lor diriva,
Chi le abbandona, alli brutti animali

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Simil si face e da gloria si priva.
Così convien che viva50
Per lo contrario nell’eternal luce
Chi con lor si conduce,
E pien di somma allegrezza e benizia.
     Ballata nova, i Fiorentin novelli,
Per cui onore t’ho ritratta in forma,55
Priega che guardin quel che tu favelli,
Sì che adornin lor vita di tua norma,
Fuggendo quella torma
Che virtù ischifi e viva in gran dispregio,
Per acquistar buon pregio:60
Chè la verace fama ciascun sizia.


(Dalle citate Ballate; Firenze, 1844.)