Vite dei filosofi/Libro Nono/Vita di Leucippo

Libro Nono - Vita di Leucippo

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Diogene Laerzio - Vite dei filosofi (III secolo)
Traduzione dal greco di Luigi Lechi (1842)
Libro Nono - Vita di Leucippo
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CAPO VI.


Leucippo.


I. Leucippo era eleate; ma secondo alcuni abderita, secondo altri melio.

II. Egli udì Zenone. — Asseriva tutte le cose essere infinite e tramutarsi le une nelle altre; vuoto essere l’universo e pieno di corpi; i mondi formarsi da corpi cadenti entro il vuoto e ravviluppantisi fra loro; e, in ragione del loro aumento, nascere, dal moto, la natura degli astri; il sole aggirarsi in un maggior cerchio intorno la luna; la terra sostenuta girare intorno al mezzo; essere la sua figura a guisa di timpano. Primo pose principi! gli atomi. — Ciò sommariamente; ma a parte a parte cosi.

III. L’universo, come si raccontò, dice essere infinito; ed essere una porzione di esso piena ed una vuota; dice essere infiniti gli elementi ed i mondi che da questi provengono, e doversi in essi risolvere; e i mondi generarsi così: Molti corpi, in figure d’ogni maniera, man mano che si staccano dall’infinito, s’aggirano nel gran vuoto; i quali riuniti formano un vortice, in cui urtandosi fra loro e in tutti i modi ravvolgendosi, si separano distintamente simili con simili. Di que’ che stanno in equilibrio, non potendo per la quantità essere più trasportati in giro, i minuti, quasi slanciati fuori, [p. 279 modifica]vanno nel vuoto esterno, i restanti, rimanendo insieme e avviluppandosi e riunendosi, concorrono vicendevolmente a formare non so qual prima unione rotonda. Questa unione è a guisa di una membrana, che contiene in sè ogni maniera di corpi, i quali roteando, per la resistenza del centro, assottigliano la circostante membrana, sempre affluendovi, pel contatto del vortice, i corpi attigui; e così formasi la terra, rimanendo insieme que’ che furono trasportati nel mezzo. L’aere ambiente, all’invece, s’accresce a guisa di membrana per l’afflusso dei corpi esterni; e aggirandosi in vortice con quelli coi quali ha contatto, questi si appropria. Alcuni di essi fanno una unione complicata; prima umida e limacciosa, che disseccata è tratta in giro con tutto il vortice; e poscia infuocata forma la sostanza degli astri. Il circolo del sole è più esterno, quello della luna più vicino alla terra, quelli degli altri in mezzo a questi. Tutti gli astri s’infiammano per la rapidità del moto, ma il sole dagli astri; e poca parte di fuoco riceve la luna. Il sole e la luna si eclissano..... col declinare della terra al mezzo dì; le parti del norte, sempre coperte di neve, e sono freddissime e gelano. Il sole rado si eclissa, ma del continuo la luna, perchè ineguali sono i loro circoli. E come le generazioni del mondo, avvengono del pari anche gli accrescimenti, le diminuzioni e le corruzioni per certe necessità, che non dichiara quali sieno.