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capo vi leucippo 279

vanno nel vuoto esterno, i restanti, rimanendo insieme e avviluppandosi e riunendosi, concorrono vicendevolmente a formare non so qual prima unione rotonda. Questa unione è a guisa di una membrana, che contiene in sè ogni maniera di corpi, i quali roteando, per la resistenza del centro, assottigliano la circostante membrana, sempre affluendovi, pel contatto del vortice, i corpi attigui; e così formasi la terra, rimanendo insieme que’ che furono trasportati nel mezzo. L’aere ambiente, all’invece, s’accresce a guisa di membrana per l’afflusso dei corpi esterni; e aggirandosi in vortice con quelli coi quali ha contatto, questi si appropria. Alcuni di essi fanno una unione complicata; prima umida e limacciosa, che disseccata è tratta in giro con tutto il vortice; e poscia infuocata forma la sostanza degli astri. Il circolo del sole è più esterno, quello della luna più vicino alla terra, quelli degli altri in mezzo a questi. Tutti gli astri s’infiammano per la rapidità del moto, ma il sole dagli astri; e poca parte di fuoco riceve la luna. Il sole e la luna si eclissano..... col declinare della terra al mezzo dì; le parti del norte, sempre coperte di neve, e sono freddissime e gelano. Il sole rado si eclissa, ma del continuo la luna, perchè ineguali sono i loro circoli. E come le generazioni del mondo, avvengono del pari anche gli accrescimenti, le diminuzioni e le corruzioni per certe necessità, che non dichiara quali sieno.