Vita di Frate Ginepro/Capitolo XI
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Cap. XI.
na volta dimorava frate Ginepro nella valle di Spuleto, e vedendo che ad Ascesi era una grande solennitade, e che molta gente v’andava con grande divozione, vennegli voglia d’andare a quella solennità; et il dí ispogliossi frate Ginepro tutto ignudo, e cosí se ne venne, per tutto Spuleto e per due altri castelli, per lo mezzo della città, e giugne al convento. E cosí ignudo, i frati molto turbati e scandalizzati, lo ripresono molto duramente, chiamandolo pazzo e stolto conturbatore dell’Ordine di sancto Francesco, e che come pazzo si vorrebbe incatenare. E ’l Generale, ch’era allora, fa chiamare tutti li frati e frate Ginepro, e presente tutto il convento gli fa una dura et aspra correzione. E dopo molte parole, per vigore di giustizia, dice a frate Ginepro: — El tuo difetto è tale e tanto ch’io non so che penitenza degna ti dare. — Risponde frate Ginepro come persona che si dilettava della propria reprensione: — Padre mio, io te la voglio insegnare: che sí come io sono venuto insino a qui ignudo, per penitenzia io ritorni insino a là d’onde mi fe’ a venire qua a questa cotale festa. — A laude di Gesú e del poverello Francesco.