Vita di Esopo Frigio/Capitolo I

Capitolo I

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Anonimo - Vita di Esopo Frigio (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Capitolo I
Capitolo II
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CAPITOLO I.


MOLTI furono quelli uomini, i quali desiderosi d’intendere i secreti, e la natura delle cose create, alla totale, ed intrinseca cognizione di quelli hanno con somma diligenza tutti i loro studj posti, e indrizzati, poscia ciò che da loro fu inteso, e conosciuto, agli altri ammaestrevolmente insegnando, con molte lodi la scienza di quelle discipline a posteri scritta lasciarono. Ma Esopo avendo non senza grazia, ed ispirazione divina, dato opera alle prudenti, e virtuose azioni umane belli, e lodevoli costumi, con la sincerità dell’animo abbracciando, tutti gli altri filosofi, che nelle morali dottrine studiarono di gran lunga trapassò, e vinse, i cui ammaestramenti tanto più furono facili, e dilettevoli, quando che egli non con diffinizioni, non con argomenti, e sillogismi mostrò il bene, ed [p. 4 modifica]ottimo vivere, agli uomini, ma solo con belle parabole, ed utilissimi esempj, quello che ragionevole, ed onesto fosse con molta utilità della conversazione umana amorevolmente insegnata; ed al bene operare gli uomini così gentilmente attraeva, ed incitava, che vergogna pareva loro di non esser migliore degli ucelli, e quadrupedi, i quali con morali finzioni mostra Esopo agli ascoltatori essersi in certo tempo con ragione, e prudenza governati, donde altri sono da presenti pericoli, ed infortuni preservati, ed altri nelle occorrenti occasioni hanno non poca utilità, ed onore conseguito.