Vien la mia donna in su la notte ombrosa

Giovan Battista Marino

XVII secolo Indice:Marino Poesie varie (1913).djvu Letteratura LIX. Il sogno Intestazione 17 aprile 2023 100% Sogno

O del Silenzio figlio e de la Notte Ardo, ma l'ardor mio grave e profondo
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi


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lix

il sogno

     Vien la mia donna in su la notte ombrosa,
qual suole a punto il mio pensier formarla,
e qual col rozzo stil tento ritrarla,
ma, qual mai non la vidi, a me pietosa.
     — Pon’ freno al pianto e pace spera e posa,
o mio fedel, ché tempo è da sperarla. —
sorridendo mi dice: e, mentre parla,
m’offre del labro l’animata rosa.
     Allor la bacio, ella ribacia e sugge;
lasso! ma ’l bacio in nulla ecco si scioglie,
e con la gioia insieme il sonno fugge.
     Or qual, perfido amor, fra tante doglie
deggio attender mercé da chi mi strugge,
se i mentiti diletti anco mi toglie?