Viaggio sentimentale di Yorick (Laterza, 1920)/XXIV. Montreuil
Questo testo è completo. |
Traduzione dall'inglese di Ugo Foscolo (1813)
◄ | XXIII. Frammento | XXV. Il bidet | ► |
XXIV
MONTREUIL
Quando tutto è in punto, e s’è discusso col locandiere ogni articolo, e s’è pagato, ove questo avvenimento non t’abbia un po’ inacerbito, tu non puoi salire nel tuo calesse, se prima non disponi sull’uscio un altro affaruccio co’ figliuoli e con le figliuole della povertà, che ti attorniano. Deh! non t’esca mai detto: — Vadano al diavolo! — durissimo viaggio per que’ tapini, i quali, credimi, camminano con una croce assai grave sopra la terra. Ond’io credo meglio di provvedere la mia mano d’alquanti soldi; e chiunque tu sia, io ti conforterò, o viaggiatore cortese, a imitarmi: e non accade se tu non registri esattamente i motivi di questa partita. Tal v’è, che altrove li nota per te.
lo do si poco che nessuno dà meno; ma conosco pochissimi i quali abbiano sí poco da poter dare: e però non ne parlerei, se or non fosse mio debito di dar conto del mio primo pubblico atto di carità in Francia.
— Guai a me! — diss’io. — Ecco otto soldi in tutto — e li mostrava schierati su la mia palma, — ed ecco otto poveri ed otto povere. —
Una povera anima sdruscita, senza camicia indosso, rivocò subitamente la sua pretesa, ritraendosi due passi dal cerchio1 e confessando con un tacito inchino ch’ei non potea presumere tanto. Se tutto il parterre avesse unanimemente esclamato: — Place aux dames! — non avrebbe espresso sí vivamente il sentimento di deferenza verso il bel sesso.
Tu hai certamente, mio Dio. ordinato che la pitoccheria e l’urbanità, le quali nell’altre contrade si guardano nimichevolmente, s’affratellassero in questa; ma e questo è pure un arcano de’ tuoi sapienti consigli!
Indussi quel meschinello a gradire il presente d’un soldo, e solo in grazia della sua politesse.
Un povero compagnone, mezzo pigmeo tutto brio, che mi stava a rincontro nel cerchio, s’acconciò prima sotto l’ascella un non so che, che fu già cappello; poi si trasse di tasca la tabacchiera, l’apri, e n’esibiva a destra e a sinistra: ma perché il dono era di qualche rilievo, non fu dagli altri, come discreti, accettato. Quel poveretto gli andava con atti d’accoglienza animando: — Prenez-en, prenez; — e, cosí dicendo, non guardava la tabacchiera: però ciascheduno si pigliò la sua presa. — Peccato se la tua scatola ne mancasse mai! — e vi misi dentro due soldi, pigliandomi a un tempo una lieve presa, per farglieli parere più cari; e di ciò si mostrò piú tenuto che del danaro: l’elemosina era elemosina; ma la mia degnazione gli faceva onore; e mi corrispose con un inchino profondo sino a terra.
— To’ — dissi a un vecchio soldato monco, che era stato sbattagliato e rotto a morte militando: — to’ un paio di soldi, o infelice! — Vive le roi! — gridò il veterano.
Mi rimanevano appena tre soldi; ne diedi uno puramente pour l’amour de Dieu, titolo per cui mi fu chiesto; e quella povera femmina era sciancata, né si potea appormelo, credo, ad altro motivo.
— Mon cher et très charitable monsieur! — Non si può contraddirgli — diss’io.
— Mylord anglais! — Il suono solo merita quattrini; e lo pagai col mio ultimo soldo.
Ma, nella mia foga, io aveva trascurato un pauvre honteux, che non aveva chi domandasse un quattrino per esso, e che forse si sarebbe lasciato morire anziché domandarlo da sé. Stava ritto accanto al calesse alquanto fuori dal cerchio, e rasciugava una lagrima da quegli occhi, i quali, a quanto pensai, aveano veduto giorni migliori. — Mio Dio! — dissi meco — né mi avanza piú un solo soldo da dargli. — Ah! tu ne hai mille — gridarono tutte le potenze della Natura, agitandosi dentro di me; e gli diedi non giova dir quanto. Ora mi par troppo, e me ne vergogno: allora io invece mi vergognava, parendomi poco. Or che il lettore ha questi due dati, potrà, se pur gliene importa, congetturando sulla disposizione dell’animo mio, discernere, lira piú lira meno, la somma precisa.
Agli altri io non poteva dare piú omai se non un «Dieu vous bénisse». — Et que le bon Dieu vous bénisse encore — disse il veterano monco, il nano, ecc. Il pauvre honteux non potea dir parola: s’asciugava il viso col suo fazzoletto e partiva; ed io pensai che egli mi ringraziava assai meglio degli altri.
Note
- ↑ Allude al cerchio che i cortigiani, i quali, secondo l’autore, accattano sempre, fanno intorno al re d’Inghilterra. Nota della edizione stereotipata p. 35, v. 13 [F.].