Viaggio in Dalmazia/Agl'illustrissimi, ed eccellentissimi signori

Agl'illustrissimi, ed eccellentissimi signori

../ ../Delle Osservazioni fatte nel Contado di Zara IncludiIntestazione 4 ottobre 2020 100% Da definire

Agl'illustrissimi, ed eccellentissimi signori
Viaggio in Dalmazia Delle Osservazioni fatte nel Contado di Zara
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AGL’ILLUSTRISSIMI,

ED ECCELLENTISSIMI SIGNORI

ANDREA QUIRINI,

GIROLAMO GRIMANI,

SEBASTIANO FOSCARINI K.R

SENATORI GRAVISSIMI,

RIFORMATORI

DELLO STUDIO DI PADOVA:






Alberto Fortis:

IO avea di già scorso parte della Dalmazia, profittando della dotta compagnia d’un ragguardevolissimo Personaggio Straniero, e mi accingeva a passare in più rimote contrade spinto dal desiderio d’acquistar nuovi lumi, quando l’elevato [p. vi modifica]Genio dell’Amplissimo Senatore s. Giovanni Ruzini fervidamente promosse una mia seconda spedizione in quel Regno, sull’esempio delle tanto moltiplicate e sostenute dai più illuminati Sovrani dell’età nostra. Prestaronsi a favorirla con generosa efficacia il N. U. s. Filippo Farsetti, celeberrimo Protettore delle Scienze, e dell’Arti, tanto della sua stessa celebrità, quanto d’ogni elogio trascendentemente maggiore, e il N. U. Signor Conte Carlo Zenobio, pelle signorili Doti dell’animo, pella coltura dello spirito, pella dolcezza delle maniere, e pell’aurea modestia, ch’Egli in superior modo sa unire alla Grandezza, da qualunque ordine di persone riverito ed amato. I risultati del Viaggio eseguito sotto Auspicj sì fortunati formano l’Opera, che ardisco d’offerire alla Sapienza dell’Eccellentissimo Magistrato, dal cui zelo sono protetti ed incoraggiati gli Studj utili ne’ felicissimi Stati del Veneto Dominio. Sicuro di non avere risparmiato insistenza o sfuggito disagio per corrispondere all’oggetto della mia missione, io mi sento animato dalla speranza, che l’EE. VV. sieno per accogliere benignamente l’omaggio d’un divoto Suddito, quantunque la debolezza dell’ingegno, e la scarsezza delle cognizioni possano peravventura averlo reso meno perfetto di quello che farebbe d’uopo egli fosse per comparire degnamente dinanzi a Loro. Se dalla pubblicazione di questa fatica mia non altro [p. vii modifica]vantaggio presentaneo si ottenesse che la sostituzione de’ marmi Dalmatini (de’ quali servivansi pell’Architettura non meno, che pegli usi più nobili della Statuaria i Romani) a quelli, che a caro ed oggimai indiscreto prezzo annualmente ci vendono i forastieri, io stimerei che i miei Nobilissimi Mecenati potessero sentire la compiacenza d’aver reso nella scoperta di quelle antiche Lapicidine un servigio non lieve alla Nazione. Che se poi dagli esami diligenti intorno all’indole e allo stato attuale de’ Laghi, delle Paludi, de’ Fiumi; dalle notizie de’ prodotti naturali di quel vasto Paese, e dalle indicazioni tendenti ad aumentarli, a migliorarli, a renderli più utili allo Stato; dalla scoperta di qualche nuova cosa, che sfuggì finora alle ricerche de’ Naturalisti, ne derivassero de’ vantaggi sensibili al Pubblico Patrimonio, al Commercio Nazionale, ed alle Arti, allora i generosi Promotori della mia spedizione goderebbero con incontrastabile titolo la qualificazione d’ottimi Patrioti, ed io gusterei pienamente della interna contentezza che inonda l’anima del Suddito utile, a cui ben più che alla fama d’Erudito e Scienziato deve ogni bennato Uomo aspirare.

La Clemenza, e la Protezione autorevole dell’EE. VV., ch’io imploro col più vivo sentimento di rispettosa fiducia, potranno sole condurmi a tanto bene, ed animare in me vie maggiormente il [p. viii modifica]desiderio di penetrare con viste di pubblica utilità, ne’ segreti della Scienza Naturale, da tutta l’Europa colta riconosciuta a’ dì nostri dopo replicate sperienze come la meno disputatrice ed incerta e, per conseguenza la più direttamente vantaggiosa d’ogn’altra.