Versi editi ed inediti di Giuseppe Giusti/Rassegnazione e proponimento di cambiar vita
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RASSEGNAZIONE
E PROPONIMENTO DI CAMBIAR VITA.
Io non mi credo nato a buona luna;
E se da questa dolorosa valle
Sane a Gesù riporterò le spalle,
4Oh che fortuna!
In quanto al resto poi non mi confondo:
Faccia chi può con meco il prepotente,
Io me la rido, e sono indifferente,
8Rovini il mondo.
A quindici anni immaginava anch’io
Che un uomo onesto, un povero minchione,
Potesse qualche volta aver ragione:
12Furbo, per Dio!
Non vidi allor che barattati i panni
Si fossero la frode e la giustizia:
Ah veramente manca la malizia
16A quindici anni!
Ma quando, in riga di paterna cura,
Un birro mi cuoprì di contumelia,
Conobbi i polli, e accorto della celia
20Cangiai natura.
Cangiai natura, e adesso le angherie
Mi sembrano sorbetti e gramolate:
Credo santo il bargello, e ragazzate
24Le prime ubbie.
Son morto al mondo; e se il padron lo vuole,
Al messo, all’esattore, all’aguzzino
Fo di berretta, e spargo sul cammino
28Rose e viole.
Son morto al mondo; e se novello insulto
Mi vien da Commissari o colli torti,
Dirò: che serve incrudelir co’ morti?
32Parce sepulto!
Un diavol che mi porti o il lumen Christi
Aspetto per uscir da questa bega;
Una maschera compro alla bottega
36De’ Sanfedisti.
La vita abbuierò gioconda e lieta;
Ma combinando il vizio e la decenza,
Velato di devota incontinenza,
40Dirò compieta.
Più non udrà l’allegra comitiva
La novelletta mia, la mia canzone;
Gole di frati al nuovo Don Pirlone
44Diranno evviva.
In un cantone rimarrà la bella
Che agli scherzi co’ cari occhi m’infiamma,
E raglierò il sonetto e l’epigramma
48A Pulcinella.
Rispetterò il Casino, e sarò schiavo
Di pulpiti, di curie, e ciarlatani;
Alle gabelle batterò le mani,
52E dirò, bravo!
Così sarò tranquillo, e lunga vita
Vivrò scema di affanni e di molestie;
Sarò de’ bacchettoni e delle bestie
56La calamita.
Amica mi sarà la sagrestia,
La toga, durlindana, e il Presidente;
Sarò un eletto, e dignitosamente
60Farò la spia.
Subito mi faranno cavaliere,
Mi troverò lisciato e salutato,
E si può dare ancor che sia creato
64Gonfaloniere.
Allora, ventre mio, fatti capanna;
Manderò chi mi burla in gattabuia:
Dunque s’intuoni agli asini alleluia,
68Gloria ed osanna.