Versi editi ed inediti di Giuseppe Giusti/Epigrammi
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Giuseppe Giusti - Versi editi ed inediti (1852)
Epigrammi
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EPIGRAMMI.
Il Buonsenso, che già fu capo-scuola,
Ora in parecchie scuole è morto affatto;
La Scienza, sua figliuola,
L’uccise, per veder com’era fatto.
Gino mio, l’ingegno umano
Partorì cose stupende
Quando l’uomo ebbe tra mano
Meno libri e più faccende.
Il fare un libro è meno che nïente,
Se il libro fatto non rifà la gente.
Chi fe calare i Barbari tra noi?
Sempre gli Eunuchi da Narsete in poi.