Versi editi ed inediti di Giuseppe Giusti/A un Amico
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A UN AMICO.
Momo s'è dato al serio;
E di lingua maledica,
Oggi gratta il salterio,
O, se corregge, predica.
Cede il riso al dolore,
Lo scherzo al piagnisteo;
Doventa il malumore
Legge di Galateo.8
Pasciuto Geremia,
Malinconicamente
Sbadiglia in elegia
Gli affanni che non sente;
Anelano al martirio
Mille caricature,
Vendendone il delirio
In bibliche freddure.16
Le sante ipocrisie,
Gl'inni falsificati,
Eran cabale pie
Di Monache e di Frati;
Il Frate ora è tarpato,
Ma dall’Alpi a Palermo
Apollo tonsurato
Insegna il cantofermo.24
Velati tutti quanti
Di falsa superfice,
Vedrai Diavoli e Santi
Che appestan di Vernice.
Ognun del pari ostenta
Bestemmie e miserere;
Tutto, tutto doventa
Arte di non parere.32
Secolo anfibio, inetto
Al vizio e alla virtù,
Dal viva Maometto
Torna al viva Gesù.
Ma sempre puzzolente
Di baro e d'assassino,
Fuma all'Onnipotente
L’avanzo di Caino.40
Vedi che laida guerra,
Che matassa d'inganni!
Si campa sulla terra
Col baratto dei panni:
L'asino butta via
Il basto per la sella,
Si vende per Messia
Chi nacque Pulcinella.48
Predica in frase umana
La Fede, la Speranza,
La Carità Cristiana,
Ma non la tolleranza.
Difatto a tempo e luogo,
Questo fior dei credenti.
Se non t'accende il rogo,
Ti bacerà co' denti.56
Amico, il mio pianeta
Mi vuol caratterista:
Sebbene oggi il poeta
Si mascheri a salmista,
Io la mia parte buffa
Recito, nè do retta
A chi la penna tuffa
Nell'acqua benedetta.64
E ruminando spesso
De' tempi miei la storia,
Fo dentro di me stesso
Questa giaculatoria:
Degnatevi, o Signore,
D'illuminar la gente
Sui bindoli di cuore,
Teologi di mente.72