Versi editi ed inediti di Giuseppe Giusti/A San Giovanni

A San Giovanni

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La Fiducia in Dio Brindisi
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A SAN GIOVANNI.



In grazia della zecca fiorentina
     Che vi pianta a sedere in un ruspone,
     O San Giovanni, ogni fedel minchione
                                   4A voi s’inchina.

Per voi sconvolto il mondo e indiavolato
     S’agita come mare in gran burrasca:
     Il vostro aureo vapor giù dalla tasca
                                   8Dello scapato,

Sgorga in pioggia continua, feconda
     Al baro, al sarto, a epicureo vivaio,
     E s’impaluda in man dell’usuraio
                                   12Pestifer’onda.

Dal turbante invocato e dalla stola
     Siete del pari; ai santi, ai birichini,
     Ai birri smessi quondam Giacobini
                                   16Voi fate gola.

Gridano Ave spes unica in un coro
     A voi scontisti, bindoli e sensali,
     A voi per cui cancellan le cambiali
                                   20Il libro d’oro.

Vecchia e novizia deità, che il callo
     Ha già sul core e pudicizia ostenta,
     Perde le rose e itterica doventa
                                   24Del vostro giallo.

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Il tribuno che tiene un piede in Francia,
     L’altro a Modena, e sta tra due sospeso,
     Alza ed abbassa al vostro contrappeso
                                   28La rea bilancia.

Voi, ridotto a trar sangue da una rapa,
     Dal giorno che impegnò la navicella,
     Chiama al deserto della sua scarsella
                                   32Perfino il Papa.

Salve, o bel conio, al secolo mercante
     Polare stella! Ippocrate, il Giornale,
     E la monomania trascendentale
                                   36Filosofante,

E prete Apollo in maschera che predica
     Sempre pagano sull'arpa idumea,
     Fidano in te, ponsando diarrea
                                   40Enciclopedica.

Oh mondo, mondo! oh gabbia d’armeggioni,
     Di grulli, di sonnambuli e d’avari,
     I pochi che per te fan de’ lunari
                                   44Son pur minchioni!

Non delle sfere l'armonia ti guida,
     Ma il magnetico suon delle monete:
     Francia s’arruffa intanto nella rete
                                   48Del birro Mida.

Sostien l’amico con un laccio al collo
     Anglia con fede che la greca ecclissa;
     Lacera il Belgio la volpina rissa
                                   52D’un protocollo.

In furor di Cannibali si cangia
     Lo scisma ibero che sè stesso annienta;
     Cannibale peggiore or lo fomenta,
                                   56Poi se lo mangia.

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Sognan d’Italia i popoli condotti
     Con sette fila in cieco laberinto:
     Giocano i re per arte e per istinto
                                   60Ai bussolotti.

Se l'inumana umanità si spolpa,
     Se a conti fatti gli asini siam noi,
     Caro Giovanni, un Santo come voi
                                   64N’avrà la colpa?

Colpa è di questi figli del Demonio
     Che giran per le tasche a voi confusi,
     Di cui vedete le sentenze e i musi
                                   68Brillar nel conio.

Colpa di moltitudine che anela
     Far da leon col core impecorito:
     Falsificando il cuoio ed il ruggito
                                   72Sbadiglia e bela.

Che dico mai? Di scettri e candelieri
     A questa gente non importa un ette:
     Tribune invade e cattedre e gazzette
                                   76Furor di zeri.

Guerra non è di popoli e sovrani,
     È guerra di chi compra e di chi vende:
     E il moralista addirizzar pretende
                                   80Le gambe ai cani?

Ah! predicar la Bibbia o l'Alcorano,
     San Giovanni mio caro, è tempo perso:
     Mostrateci la borsa, e l'universo
                                   84Sarà cristiano.