Versi (Cattermole)/Disegni/Piove
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PIOVE
ELLA s’è alzata tardi e da la camera
Passa, cantando, in un salotto azzurro,
Dove cinguettan de gli uccelli esotici
E il fuoco langue in un gentil susurro.
Dio! che contrasto fra il suo nido tiepido
È l’aspro inverno ch’ulula di fuori,
Tra i smorti rami che a la pioggia tremano
E i suoi vaselli di smaglianti fiori!
E pur quanta armonia v’ha nel poetico
Mister che lega le più stranie cose:
Velluto e cenci, chiara luce e tenebre,
Fiocchi di neve e petali di rose!
Quanta armonia tra i suoi merletti candidi
E i vapor bianchi de le alpine creste!
Ella sorride de ’l pensier fantastico
E più si stringe ne la calda veste.
Oggi non uscirà. Le strade fracide
Sembran que’ specchi lunghi ed appannati,
Davanti a cui le nostre ave posavansi
I nèi sopra i visetti incipriati.
E la pioggia vien giù greve e continua
Insin da l’alba, e tutto il cielo è nero.
Oggi non uscirà; pure è monotono
L’esser sola e prigione un giorno intero.
Son lì dinanzi a lei dotti fascicoli,
Un trapunto di seta a cui lavora,
E giornali di mode: un adorabile
Miscuglio di poeta e di signora.
Ma è stanca d’aforismi e di polemiche
Su’l vero e l’ideale; unica scuola
È il bello: e il bello splende entro le pagine
Di Manzoni e Renan, d’Hugo e di Zola.
Il ricamo la tedia. È così stupido
Contar de’ punti per storpiare un fiore!
Pur invidia le semplici di spirito
Che d’altr’arte non smino o d’altro amore.
Amore! Un lampo di desio le sfolgora
A questa idea ne’ grandi occhi sereni;
E a scriver corre sopra un foglio roseo:
Son sola. Piove; mi fa freddo. Vieni.