Versi (Cattermole)/Disegni/Mezzogiorno
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MEZZOGIORNO
(Sopra un ventaglio giapponese di Giselda Rapisardi)
È COLMA estate. Piegasi
Languente ogni corolla.
Mezzodì. La canicola
Da le infocate vie caccia la folla.
De ’l tuo veron le seriche
Tende, o mia bella, chiudi;
Sciogli le chiome, e scendano
Qual bruno vel su i bianchi omeri nudi.
Poi blandamente m’agita....
La tua fronte pensosa
Io sfiorerò, qual tremula
Farfalla intorno ad un bocciuòl di rosa.
E le dipinte imagini
Che ti porto davanti,
Come per incantesimo
A poco a poco si faran giganti.
De l’oriente a l’isole
Fra la luce e i profumi
Ti condurranno: è l’oasi
Vagheggiata da’l sol, da vati e numi.
Là vagherai su pallidi
Laghi, entro una barchetta
Da le vele di porpora;
Poi di negra montagna in su la vetta.
Ti siederai su mobili
D’avorio e di corallo,
Passeggerai co’ sandali
Sotto un gran parasole azzurro e giallo.
Accanto a ’l ciglio pingerti
Saprai la linea bruna
Che fa l’occhio più languido:
Nuvola in cerchio a la fulgente luna.
Vedrai fior, frutta ed alberi
Nuovi, con mostri e nani,
E draghi alati ed idoli,
Armi ricche di gemme e uccelli strani.
M’agita ancora, m’agita....
È de l’alma un bisogno
Questo d’una fantastica
Ora d’oblio, di voluttà, di sogno.
Chi sa, che l’ali afforzino
In quel dolce far niente
Gli angeli ascosi e i demoni
Che popolan de gli uomini la mente.