Vedi, Nice, quel monte? Egli è Vesevo

Federigo Meninni

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura III. Il Vesuvio e la sua donna Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Degli orti, ch'erudì destra ingegnosa Nel vetro lusinghier l'aspetto antico
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III

IL VESUVIO E LA SUA DONNA

     Vedi, Nice, quel monte? Egli è Vesevo,
ch’ha su le viti i grappoli pendenti,
i cui vermigli, indomiti torrenti,
per estinguer talor la sete io bevo.
     E dal breve dormir poi che mi levo
per girne errando a pascolar gli armenti,
contra i raggi che il Sol vibra cocenti
sotto i pampani suoi schermo ricevo.
     Lá Vulcano non è Sterope o Bronte,
ch’assidui colpi in su l’incude incalza,
benché sparsa di fiamme abbia la fronte.
     Ma da quella fumosa arida balza,
con petto acceso, innamorato, il monte
per mirar tua bellezza il capo innalza.