Vanne, amabile rosa
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Canzonetta
Vanne, amabile rosa,
a lei che disdegnosa
disprezza amore, e perde
a sé l’età più verde,
5e a me consuma il core.
Dille che miri in te,
in te leggiadro fiore,
il ritratto di sé.
Dille: io son giovinetta,
10e giovine sei tu;
ma nostra gioventù
oh come il volo affretta!
Dille: quella beltà,
la qual non si produce,
15anzi fugge la luce,
alcun pregio non ha;
ed io, vermiglia rosa,
se fossi sempre stata
nella mia siepe ascosa
20con tutti i pregi miei,
adesso io non godrei
la gloria desïata
d’adornarti il bel sen.
Dille che ella esca fuore,
25ed il mondo arricchisca
d’un novello splendore,
ma che non arrossisca,
se ognuno la rimira,
se ognuno la desira.
30Ciò detto, di repente
cadile a’ piedi, e muori,
acciocché ella rimiri
ne’ tuoi perduti onori,
nel tuo misero stato
35delle cose più belle il comun fato.