Giuseppe Gioachino Belli

1844 Indice:Sonetti romaneschi V.djvu sonetti letteratura Una serenata Intestazione 23 novembre 2024 75% Da definire

L'art'e bbasso Li quadrini ben impiegati
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1844

[p. 247 modifica]

UNA SERENATA.1

     Occhi de gatto, bbocca de fornello,
Naso da dà ppe’ bbecco ar pappagallo,
Cera de torroncino e de pangiallo,2
Grugnaccio spizzicato da l’uscello:3

     Collo da colonnetta de cancello,
Schina commare de Montecavallo,4
Cianche vinte co’ un zette su lo spallo:5
Sei l’asso e ttiette sù, ccore mio bbello.

     E cquelli mostri de li tu’ parenti,
Je pijji una saetta a ttutti quanti,
So’ una gabbiata zeppa de scontenti.

     Spero però cche Ccristo co’ li Santi
Ve connischi un guazzetto d’accidenti,
Pe’ ffavve cascà ttutti a ffacciavanti.6

27 dicembre 1844.

Note

  1. [Cfr. l’altro sonetto: La serenata, 25 sett. 35.]
  2. [“Un mandorlato che si mangia a natale.„ Così, altrove, lo stesso Belli.]
  3. [Spilluzzicato dall’uccello: butterato.]
  4. [Schiena comare, cioè: “amica e quasi parente, di Montecavallo (V. la nota 1 del sonetto: Er Zantissimo ecc., 31 mar. 36): gobba.„]
  5. [Gambe avute per caso, per un colpo di mera fortuna, e storte come un sette. Poichè lo spallo è “lo sballare,„ e vince con un sette su lo spallo chi, riprendendo, riceve un sette, e con esso fa il miglior punto, ma ha corso il pericolo di sballare, se gli fosse venuta una carta più alta. — Va anche notato che quando a Roma si gioca a tombola in famiglia, e nella mia fanciullezza questo innocente supplizio era in grandissima voga, colui che estrae i numeri, chiama, o almeno chiamava il 77, sempre immancabilmente con la sacramentale perifrasi: Le gambe delle donne!]
  6. [Sgarbati. Brutti e scontenti si dice anche comunemente.]