Un picciol verme, entro di me già nato
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Lorenzo Magalotti
I
Un picciol verme, entro di me già nato,
Tentar le vie del sangue ebbe ardimento,
E su quel corse a nuoto a suo talento
Delle viscere mie per ogni lato.
5Il gemino del cor lago infocato
Vide, e i due monti, u’ s’attesora il vento,
Ch’è vita; e al fin per cento seni e cento
Alle sfere del cerebro fu alzato.
E ricercato in van l’alto e ’l profondo
10Dell’alma in traccia delirar s’udìo:
Qui tutto è di materia inutil pondo.
Tal delirò quell’Empio in suo desìo,
Che cieco a brancolar si diè sul Mondo,
E disse nel suo cor: non evvi Dio.