Un giorno all'ombra di due querce annose
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Andrea Maidalchini
V
Un giorno all’ombra di due querce annose
Quel Dio, ch’in Gnido sua gran Reggia tiene,
Dormìa disteso in sulle molli arene,
E fier destino al guardo mio l’espose;
5Che nel volto di lui fra gigli, e rose
Comparve agli occhi miei l’ingrata Irene;
Ed il mio cuor, delle sofferte pene
Memore ancora, a sospirar si pose.
Tanto bastò per isvegliar l’Arciero,
10Che lieve ha sonno; e tutto sdegno il cuore
D’un stral mi punse: poi volando il fiero
Disse a me volto: Or nel tuo primo ardore
Torna a penar, ch’io vuo’, ch’al Mondo intero
Servi d’esempio a non destare Amore.