Tuona il saggio Perini, e par ch'io senta
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco da Lemene
XII1
Tuona il saggio Perini, è par ch’io senta
Tuonar nel Ciel la melodìa sonora:
All’indurato cor fulmini avventa,
Ma per ferir le sue saette indora.
5Come lume che alletta, e poi tormenta
Farfalletta, che ’l soffre, e pur l’adora,
Tal parla in lui l’errore, e mi spaventa,
Tal parla in lui la grazia, e m’innamora.
Che più? l’orrida Morte i pregi toglie
10Oggi dal Tullio sacro: indi si abbella
Con santi lisci, e preziose spoglie.
Qual Donna, ecco (diss’io) la Morte anch’ella,
Vaga pur d’invaghir le nostre voglie,
Con qual arte gentile or si fa bella!
Note
- ↑ Al P. Giuseppe Perini della Comp. di Gesù, famoso Oratore, per la Predica della Morte.