Tu nol credevi, empia Sionne; il forte
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Ercole Maria Zanotti
V
Tu nol credevi, empia Sionne; il forte,
Il feroce Latino eccolo: oh quanti
Seco al tuo scempio ei mena! Or l’alte porte
Veggio e i gran templi e i muri arsi ed infranti.
5A te mesta sedente, a te davanti
Passan tuoi figli, che rapiti a morte
Van dietro al vincitor chini e tremanti,
E miran torvi l’aspre lor ritorte.
Non trovi oppressa, e in atre bende avvolta,
10Pietà in quel Dio, che a tua salute or serra
Le vie già usate, e ai pianti tuoi non bada.
Vedi sol l’ira sua, che a te rivolta
Rota d’intorno insanguinata spada,
E caccia gli Empi dall’iniqua Terra.