Tu, che giamai non ti contenti e vuoi

Paolo Giordano Orsini

Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura III. Vanitas vanitatum Intestazione 3 agosto 2022 100% Da definire

Apria bocca vermiglia un vago riso La bugia non mai sola; uno squadrone
Questo testo fa parte della raccolta Paolo Giordano Orsino
[p. 170 modifica]

III

VANITAS VANITATUM

     Tu, che giamai non ti contenti e vuoi
laute mense bramar sotto aurei tetti,
consorte eccelsa entro a gemmati letti,
esercito di servi a’ cenni tuoi;
     di regnar dagli espèri a’ lidi eoi,
di canti e melodie dolci diletti,
di cacce e di tornei giocondi aspetti,
quando alla fin tutto ottenessi... E poi?
     In breve è nulla. Ed anco è nulla adesso
se tu lo paragoni al ben ch’è vero,
e sol ti sembra ben perch’è d’appresso.
     E corta hai tu la vista. Occhio sincero,
se lo mira e multiplica in se stesso,
ritroverá zero via zero, zero.