Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 89

Libro II - Capitolo 89

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Alcune christiane ragioni da persuadere la castità. Cap. LXXXIX.

Et per dire brevemente et più in particulare qualche cosa come il buon padre possa lodar la castità, et persuaderla con vive ragioni al figliuolo, et dall’altra parte detestare l’incontinenza, la prima considerazione sarà della voluntà, et commandamento di Dio, alquale sempre debbiamo obedire, et benche questo sia rispetto commune a tutti i precetti, è però da sapere, che Iddio si compiace particularmente della castità, onde l’Apostolo san Paolo scrivendo a i Tessalonicensi dicea: La voluntà di Dio è la vostra santificatione, cioè che vi asteniate dalla fornicatione, et sappia ciascun di voi possedere [p. 87r modifica]il vaso suo in santificatione, et honore, non si lasciando trasportare dalla passione, et disordinato affetto della concupiscenza, come fanno le genti che non conoscono Iddio, nelqual luogo è da avvertire, che l’Apostolo chiama spetialmente la castità con nome di santificatione, come l’istesso sia casto, et santo, non perche questa sola virtù basti per la santità, percioche leggiamo nell’Evangelio delle vergini stolte, ma perche questa virtù è gran dispositione all’acquisto dell’altre, et perche santità vuol dire purità et mondezza, et tale è la castità; et finalmente perche chi è perfettamente casto et di corpo, et di spirito, è anchora santo, conciosia che santo è colui che ha il cuore puro et mondo, si come disse il Salvatore; Beati i mondi di cuore, percioche essi vederanno Iddio. Adunque il buon padre accenda il figliuolo all’amor di questa virtù con mostrargli quanto è grata a Dio, et quanto gli sia caro dono il donargli il fiore della gioventù candido et immaculato, et che i vergini sono come Angeli in terra, et dopo questa breve vita, saranno come Angeli in Cielo, et come dicono i sacri Theologi, oltra la beatitudine essentiale di tutti i beati, laquale consiste in vedere, et fruire Iddio, havranno un particular splendore, et bellezza, et una gloria peculiare chiamata aureola, compiacendosi Iddio che nel regno del cielo si riconoscano distintamente i vergini suoi, segnalati con segno particulare, a guisa che in terra con certi habiti distinti si dichiara l’autorità et la eccellenza di alcuna persona, et di queste aureole, pochi altri altissimi stati della santa Chiesa, saranno privilegiati, come per esempio i fortissimi martiri di Christo, et però felice colui che stando in timore, et vegliando con sollecitudine, et raccomandandosi con grande humiltà a Dio, saprà conservarsi con pretiosa gioia, allaquale il demonio tende continue insidie. Dimostri anchora il buon padre, che non solo lo spirito nostro, ma anchora i corpi nostri sono tempio di Dio, et habitatione de lo Spirito santo, percioche siamo santificati con i sacramenti santi, et incorporati in Christo; la onde grandissima ingiuria si fa allo Spirito santo cacciandolo dal nostro cuore, ilquale come si dà in preda all’abominevole peccato della lussuria, diventa sentina di ogni spurcitia, però esclamava l’Apostolo nella prima Epistola a i Corinthii, dicendo: Non sapete che i corpi vostri sono membra di Christo? adunque togliendo le membra di Christo, le farò membra di meretrice? Iddio me ne guardi. Et più di sopra havea detto; Non sapete che voi sete tempio di Dio, et che lo spirito di Dio habita in voi? se alcuno violarà il tempio di Dio, guai di lui, Iddio lo mandarà in dispersione et ruina. Adunque deve il Christiano haver una certa riverenza alla sua propria carne, non la contaminando [p. 87v modifica]co’l fango dell’impudicitia, ricordandosi che Iddio purità immensa ha preso la nostra carne, et con l’istessa carne virginale ci pasce nel sacramento mirabile della santa Eucharistia.