Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 69
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Delle varie maniere d’honore verso il padre, et madre. cap lxix. Cap. LXIX.
Et per tanto è ben giusto debito, che gli honoriamo, con ogni maniera d’honore; intorno alla qual cosa è da sapere, che oltre quello honore che si fa con certi segni, et dimostrationi esteriori del corpo, come stare in piedi, cavarsi la berretta, inchinarsi, et altri modi tali di riverenza; l’honore si estende a molte altre cose, si come si accennò alquanto di sopra. Appertiene adunque grandemente all’honore verso il padre, la obedienza del figliuolo, ilquale mentre eseguisce prontamente i suoi commandamenti, mentre si governa secondo il consiglio suo, et riferisce ogni cosa all’arbitrio et autorità paterna, veramente honora il padre. Honora il padre suo il figliuolo che prega Iddio per il padre, che procura che sia in buona estimatione appresso a tutti, che lo sovviene di tutti gli aiuti necessarii, che sopporta con amore, et patienza filiale, se tal’hora il padre nella vecchiezza ò per indispositione, ò per l’età istessa ch’è una malatia ordinaria, et naturale, diventasse alquanto amaro, et fastidioso. Ma sopra tutte le cose il buon figliuolo ha da honorar il padre suo nell’estremo della vita quando dopo tutte le cure, et diligenze humane cedendo già la natura alla forza del male, è per partirsi di questo mondo, et ritornare a Dio, nelqual tempo non si deve pretermettere sollecitudine alcuna, acciò il vecchio padre sia aiutato a ben morire, con la medicina salutare di tutti i sacramenti santi, che a quello importantissimo passaggio si richiedono, con il conforto d’huomini religiosi, et buoni servi di Dio, et finalmente con tutti i mezzi, et vie, che la pietà et carità christiana somministra. Ne dopo la morte cessa l’honor debito al padre, non solo in sepelirlo honorevolmente secondo lo stato suo, nella qual cosa communemente non si suol mancare da alcuno, ma molto più nelle orationi, elemosine, et sacrifitii santi, per l’anima del defonto, del quale honore la benedetta Vedova Monica, ricercò in sul morire il suo diletto figliuolo Agustino santo. Et se il figliuolo deve da se stesso far elemosine per la salute dell’anima del padre, molto più è obligato ad eseguir le ordinate da lui, et a satisfar con ogni prontezza a i lasciti pii, secondo l’ultima volontà del padre, nella qual cosa molti figliuoli sono poco accurati con grave offesa di Dio, et dell’honore et debito dell’anima, et alla memoria paterna. Hora a quel figliuolo che honorarà in questa maniera il padre, et la madre sua, promette Iddio longa vita sopra la terra, come san Paolo dice scrivendo a gli Efesii: questo è il primo commandamento, a cui sia stata aggiunta la promessa, laquale non solo s’intende della lunghezza, ma anchora d’ogni altra prosperità di questa vita, quanto però è espediente per il bene dell’anima, et però principalmente questa promissione havrà il suo intero et perfetto compimento nella futura vita, et nella terra de i viventi, cioè nella beatitudine sempiterna, si come per contrario quelli ingrati et impii figliuoli che maledicono il padre, et la madre, et gli sono disobedienti, et ingiuriosi, saranno castigati da Dio in questo mondo, havranno per giusto giudicio di Dio il pari della disobedienza da i proprii figliuoli, et finalmente se con molte, et cordiali lagrime intinte nel sangue di Christo, non lavaranno il peccato loro, saranno con gravissime, et eterne pene puniti nell’inferno.