Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 16

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Consideratione circa i sette sacramenti della santa chiesa. Cap. XVI.

Grandi cose per certo, son quelle che l’altissima, et perfettissima legge di Christo nostro redentore, richiede dal christiano, ma grandi anchora, et efficacissimi sopra modo, et più che non si può nè esprimere, nè imaginare, sono gli aiuti, che la medesima legge ci somministra per sollevamento della nostra fiacca, et inferma natura, la quale quanto più per se stessa è debole, tanti maggiormente è forte con la gratia di Dio. Ilche considerando l’Apostolo, diceva in un luogo, che egli non era sofficiente, come da se stesso, a pensare il bene, non che a operarlo, ma in un’altro luogo dice cosi; Io posso ogni cosa in colui che mi conforta, cioè in Dio.Per tanto rendiamo infinite gratie a quel sapientissimo, et potentissimo legislatore, ilquale talmente ci commanda le cose grandi, et perfette, che insieme quello che niuna humana legge può fare, nè meno quella di Moisè lo potea, ci dà virtù, et forza di eseguirle, communicandoci la sua divina gratia per i suoi santiss. sacramenti, de i quali molto copiosamente si potria ragionare; ma per non trapassar troppo i termini della nostra materia, dico sotto brevità, che i santi sacramenti della nuova legge, et de lo stato della gratia, nel quale per la Dio mercè noi siamo, sono sette, et non più nè meno, liquali sono stati instituiti da Christo nostro Redentore, vero Dio et vero huomo, nè altro che Iddio poteva instituirgli, percioche solo Iddio è autor della gratia, et della gloria, et solo Iddio è quello che ci fa giusti, et santi. Sono i sacramenti alcuni segni sensibili, et instrumenti mirabili, ne i quali la omnipotentia di Dio ha posta tanta virtù, et efficacia che penetrano nell’intimo del cuore, et santificano l’anima, et l’adornano, et arricchiscono di gratia divina, pur che l’anima istessa riceva con humiltà il dono del Cielo, et non resista à lo Spirito santo, et non ponga impedimento alla sua giustificatione, et santificatione, mentre co’l cuore impuro, et con l’affetto del peccato, riceve i santi sacramenti. Et certo non bastano parole per esprimere quanto grave offesa si commetta contra quel benignissimo Iddio, che fatto huomo per noi, con tanti dolori, et con [p. 42r modifica]morte acerbissima ci lasciò queste suavissime, et efficacissime medicine, et quanto castigo accumuli sopra se medesimo il misero peccatore, che impedisce il dono, et l’effetto della gratia, se ritornando in se stesso con verace pentimento, non prende di novo con la debita dispositione, et riverenza la salutifera medicina.

Et perche si è detto che i Sacramenti santi della legge evangelica non sono ne più ne meno di sette, si come la santa Chiesa ci ha insegnato di continuo, non sarà penso fuori di proposito, dimostrar la sufficientia di questo misterioso numero, con una breve et chiara dottrina del Catechismo Romano, presa da sacri Theologi, laquale ogni christiano dovrebbe haver a memoria; et perche è cavata da cosa che a tutte l’hore habbiamo fra le mani, ch’è questa vita nostra mortale, per tanto è facile l’intenderla, et il ricordarsene, et nondimeno può essere di molto giovamento spirituale per la vita dell’anima, a chi vi porrà attenta consideratione.