Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro I/Capitolo 42
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Confirmatione delle cose sopradette, con l’autorità del concilio tridentino. Cap. XLII.
Non saria difficil cosa il provare, et confirmare la verità delle cose sopradette, con l’autorità di filosofi, et savii del mondo, i quali trattando del governo delle Republiche hanno dato particulari avvertimenti sopra la educatione de i fanciulli, intendendo benissimo che per far un buon Cittadino non si ha da differire a gli anni più maturi, ma conviene dargli forma dalla fanciullezza, et parimente con l’esempio, et con la prattica di alcune famose Città, ne gli antichi tempi, si potria molto facilmente dimostrare il medesimo, et lasciando gli strani, et venendo à i nostri non ci mancano autorità, et esempii, et facilmente si potrebbono allegare gravissimi detti di Santi Padri, et Dottori della Chiesa, fra i quali Chrisostomo scrivendo sopra San Paolo, esclama che la giovanezza è feroce, non altrimenti che un cavallo indomito, et una fiera silvaggia, onde fu bisogno di grandissima diligenza, et di cominciar dalla più tenera età à bene allevarla, con la disciplina di ottime leggi, acciò, dice egli, la consuetudine istessa della virtù, sia poi la legge, et la guida, passando in habito, et natura. Ma quanto all’esempio di coloro, che per lunga esperienza sono efficacissimi testimonii del vero, qual più idonea pruova può essere che quella di tante santissime religioni, et congregationi, alcune dellequali sono antichissime, dico di Monaci, et di Frati, et di Canonici chiamati regulari? le quali essendo à guisa di piccole republiche, o di grandi case, et famiglie, hanno sempre havuto grandissima cura della educatione de i fanciulli, et come essi dicono, del novitiato. Ma lasciando ogni altra cosa da parte, mi basterà l’autorità del grande universal Concilio di Trento, ilquale all’età nostra ha introdotto, ò certo dopo lunghissimo spatio di tempo rinovato nella Chiesa di Dio l’uso di allevare, et instruire Clerici fanciulli, come Seminario perpetuo de i ministri di santa Chiesa. Et perche il decreto del Concilio è gravissimo, et dignissimo di consideratione, et è molto conveniente alla nostra materia, ho pensato di riferire in questo luogo il principio solamente, acciò da questa dottrina ciascuno intenda quanto sia necessario per allevar bene i figliuoli incominciar da i primi, et più teneri anni. Le parole adunque del Concilio, dette in lingua nostra vulgare sono queste:
Conciosia cosa che l’età de’ giovanetti, se non è bene ammaestrata, et instituita è prona et inclinata à seguitar i piaceri, et voluttà del mondo, onde se da i teneri anni non sono formati, et habituati alla pietà, et alla religione, prima che l’habito de i vitii possegga tutto l’huomo, non mai perfettamente, nè senza grandissimo et quasi singulare aiuto dell’omnipotente Iddio, perseverino nella disciplina ecclesiastica; per tanto la santa sinodo ordina et statuisce che ciascuna Chiesa catedrale debbia nutrire un certo numero di fanciulli in un Collegio deputato à questo effetto, et quivi religiosamente educarli, et ammaestrarli nelle discipline ecclesiastiche, et quello che segue; dal qual luogo s’inferisce, che cosi come per fare un buon clero, conviene far seminario di buone piante, che sono i fanciulli, cosi parimente data la debita proportione per haver buona cittadinanza de gli huomini secolari, è necessario cominciar ad educarli bene dalla fanciullezza.