Trattato di architettura civile e militare I/Trattato/Libro 5/Esempio 40

Trattato - Libro 5 - Esempio 40

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ESEMPIO XL.

Rocca a più ordini di difese (Tav. XXII, 2).

Puossi fare una bella e forte rocca in questa forma. In prima facendo un fosso profondo, secondo che di sopra è dichiarato con li cigli convenienti, di figura angolare, e nelle parti più debili si fondino due grossi torroni, scarpati, alti piedi 50, di diametro piedi 70, e di quest’altezza siano le mura a questi torroni contigue, le quali (dai parapetti in fuori) siano a pari al terreno, e solo quelli siano sopra la terra eminenti. Nella congiunzione delle mura con i torroni siano fatte le porte con i rivellini innanzi, con entrate reverse, e dentro pervengano ad un luogo del quale il castellano ne sia signore. Sopra delli detti torroni si faccino i torricini distanti dai merli delli torroni piedi 20 incirca, alti piedi 30, e dalla sommità di questi si parta un muro in guisa di triangolo scaleno che si estenda infino all’estremità dei merli del torrone. Sicchè la fortezza in due parti sia divisa, acciocchè li custodi dell’una nell’altra non possano entrare senza volontà dell’altro castellano. Sopra i torricini si faccia un capannato della figura che al compositore piacesse: dipoi in mezzo dello spazio infra il fondamento del torricino e la sommità estrema del torrone si faccia un muro alquanto circolare concavo verso il torricino, con offese per tutto, grosso piedi 5, alto piedi 4 verso i merli del torrone, e 6 verso il fondamento del torricino, il quale muro quando fossero li merli delli torroni gittati per terra serviria per difesa del torrone: eziandio siano offese per tutto, perchè quando fusse per terra il detto muro perso, mediante quelle facilmente riacquistar si potria. Dopo le mura di fuori e torri si lasci lo spazio per le stanze dei provvisionati, e dopo questo facciasi un fosso largo piedi 30, profondo 25, dal fondamento del quale si muova un barbacane quadrato, o rombo, o d’altra angolare figura (secondo quella del primo circuito) alto piedi 25 infino al piano della terra, e da questo piano in su coi parapetti e merli alto piedi 10: dai quali merli alla torre (della medesima figura del primo circuito) sia uno spazio di piedi 8: e la detta principal torre sia sopra le altre [p. 299 modifica]eminente. E da questa si muovano due muri sopra pile ed archi rilevati che pervengano infino ai torricini, con merli ed offese da ogni banda, per i quali si vada dalla torre ai torricini per ponte levatoio. Oltre a questo, nella congiunzione dei detti muri con la torre al pari del barbacane, sia una portella da ogni banda, la quale divida lo spazio dal barbacane alla torre, come dei torricini è detto: e nella torre appresso la portella per la grossezza del muro sia una lumaca, per la quale il castellano mandi li fanti ai torricini senza che per le stanze del castellano passino. Ultimatamente, da una delle bande nella grossezza d’uno dei due muri che vanno ai torricini sia una via coperta, sotto l’andare di sopra, per la quale il castellano passando per il torrone e per il torricino, pervenga sempre coperto ad una porta, della quale ne tenga egli l’entrata, come per la figura meglio si conosce.