Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/48. Della vita del pittore nel suo studio

Parte seconda
48. Della vita del pittore nel suo studio

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/47. Quale regola si deve dare a' putti pittori Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/49. Notizia del giovane disposto alla pittura IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte seconda
48. Della vita del pittore nel suo studio
Parte seconda - 47. Quale regola si deve dare a' putti pittori Parte seconda - 49. Notizia del giovane disposto alla pittura

Acciocché la prosperità del corpo non guasti quella dell’ingegno, il pittore ovvero disegnatore dev’essere solitario, e massime quanto è intento alle speculazioni e considerazioni, che continuamente apparendo dinanzi agli occhi danno materia alla memoria di essere bene riservate. E se tu sarai solo, tu sarai tutto tuo, e se sarai accompagnato da un solo compagno, sarai mezzo tuo, e tanto meno quanto sarà maggiore la indiscrezione della sua pratica. E se sarai con piú, cadrai di piú in simile inconveniente; e se tu volessi dire: io farò a mio modo, io mi ritrarrò in parte per poter meglio speculare le forme delle cose naturali, dico questo potersi mal fare perché non potresti fare che spesso non prestassi orecchio alle loro ciancie. E non si può servire a due signori; tu faresti male l’ufficio del compagno e peggio l’effetto della speculazione dell’arte. E se tu dirai: io mi trarrò tanto in parte, che le loro parole non perverranno e non mi daranno impaccio, io in questo ti dico che saresti tenuto matto, ma vedi che cosí facendo tu saresti pur solo?