Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/257. Come il pittore deve mettere in pratica la prospettiva de' colori

Parte seconda
257. Come il pittore deve mettere in pratica la prospettiva de' colori

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/256. Del colore delle montagne Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/258. Della prospettiva aerea IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

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257. Come il pittore deve mettere in pratica la prospettiva de' colori
Parte seconda - 256. Del colore delle montagne Parte seconda - 258. Della prospettiva aerea

A voler mettere in pratica questa prospettiva del variare, perdere, ovvero diminuire la propria essenza de’ colori, piglierai di cento in cento braccia cose poste infra la campagna, come sono alberi, case, uomini e siti, ed in quanto al primo albero, avrai un vetro fermo bene e cosí sia fermo l’occhio tuo; ed in detto vetro disegna un albero sopra la forma di quello; di poi scostalo tanto per traverso che l’albero naturale confini quasi col tuo disegnato; poi colorisci il tuo disegno in modo che per colore e forma stia a paragone l’uno dell’altro, o che tutti due, chiudendo un occhio, paiano dipinti, e detto vetro sia d’una medesima distanza; e questa regola medesima fa degli alberi secondi e de’ terzi di cento in cento braccia, di mano in mano; e questi ti servono come tuoi adiutori e maestri sempre, operando nelle tue opere, dove appartengono, e faranno bene sfuggir l’opera. Ma io trovo per regola che il secondo diminuisce quattro quinti dal primo quando fosse lontano venti braccia dal primo.