Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/209. Della mistione de' colori l'uno con l'altro, la qual mistione si estende verso l'infinito

Parte seconda
209. Della mistione de' colori l'uno con l'altro, la qual mistione si estende verso l'infinito

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/208. Aumentazione di bellezza nel verderame Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/210. Della superficie d'ogni corpo ombroso IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte seconda
209. Della mistione de' colori l'uno con l'altro, la qual mistione si estende verso l'infinito
Parte seconda - 208. Aumentazione di bellezza nel verderame Parte seconda - 210. Della superficie d'ogni corpo ombroso

Ancoraché la mistione de’ colori l’uno con l’altro si estenda verso l’infinito, non resterò per questo che io non ne faccia un poco di discorso. Ponendo prima alquanti colori semplici, con ciascuno di quelli mescolerò ciascuno degli altri a uno a uno, e poi a due a due ed a tre a tre, cosí seguitando insino all’intero numero di tutti i colori. Poi ricomincierò a mischiare i colori a due con due ed a tre con due, e poi a quattro, cosí seguitando insino al fine, sopra essi primi due colori. E poi ne metterò tre, e con essi tre accompagnerò altri tre, e poi sei, e cosí seguiterò tal mistione in tutte le proporzioni. Colori semplici domando quelli che non sono composti, né si possono comporre per via di mistione d’altri colori. Nero, bianco, benché questi non sono messi fra’ colori, perché l’uno è tenebre, l’altro è luce, cioè l’uno è privazione e l’altro è generativo, io non li voglio per questo lasciare indietro, perché in pittura sono i principali, conciossiaché la pittura sia composta d’ombre e di lumi, cioè di chiaro e oscuro. Dopo il nero e il bianco seguita l’azzurro e il giallo, poi il verde e il leonino, cioè tané, o vuoi dire ocra; dipoi il morello ed il rosso; e questi sono otto colori, e piú non ve n’è in natura, de’ quali io comincio le mistioni; e sia primo nero e bianco; di poi nero e giallo, e nero e rosso; di poi giallo e nero, e giallo e rosso; e perché qui mi manca carta, lascierò a fare tal distinzione nella mia opera con lungo processo; il quale sarà di grande utilità, anzi necessarissimo; e questa tal descrizione s’intermetterà infra la teorica e la pratica della pittura.