Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/186. Dell'accompagnare i colori l'uno con l'altro, in modo che l'uno dia grazia all'altro

Parte seconda
186. Dell'accompagnare i colori l'uno con l'altro, in modo che l'uno dia grazia all'altro

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/185. Precetto del comporre le istorie Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/187. Del far vivi e belli i colori nelle tue pitture IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte seconda
186. Dell'accompagnare i colori l'uno con l'altro, in modo che l'uno dia grazia all'altro
Parte seconda - 185. Precetto del comporre le istorie Parte seconda - 187. Del far vivi e belli i colori nelle tue pitture

Se vuoi fare che la vicinità di un colore dia grazia all’altro che con quello confina, usa quella regola che si vede fare ai raggi del sole nella composizione dell’arco celeste, per altro nome iris, i quali colori si generano nel moto della pioggia, perché ciascuna gocciola si trasmuta nella sua discesa in ciascuno de’ colori di tale arco, come sarà dimostrato al suo luogo. Ora attendi, che se tu vuoi fare un’eccellente oscurità, dàlle per paragone un’eccellente bianchezza, e cosí l’eccellente bianchezza farai con la massima oscurità; ed il pallido farà parere il rosso di piú focosa rossezza che non parrebbe per sé in paragone del paonazzo; e questa tal regola sarà piú distinta al suo luogo. Resta una seconda regola, la quale non attende a fare i colori in sé di piú suprema bellezza che essi naturalmente sieno, ma che la compagnia loro dia grazia l’uno all’altro, come fa il verde al rosso, e il rosso al verde, come fa il verde con l’azzurro. Ed evvi un’altra regola generativa di disgraziata compagnia, come l’azzurro col giallo, che biancheggia, o col bianco e simili, i quali si diranno al suo luogo.