Parte seconda 162. Come nessun colore riflesso è semplice, ma è misto con le specie degli altri colori
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/161. De' riflessi duplicati e triplicati
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/163. Come rarissime volte i riflessi sono del colore del corpo dove si congiungono
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1 giugno 2008
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Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator><dc:date>XVI secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_seconda/162._Come_nessun_colore_riflesso_%C3%A8_semplice,_ma_%C3%A8_misto_con_le_specie_degli_altri_colori&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110421123514</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_seconda/162._Come_nessun_colore_riflesso_%C3%A8_semplice,_ma_%C3%A8_misto_con_le_specie_degli_altri_colori&oldid=-20110421123514
Trattato della Pittura - Parte seconda 162. Come nessun colore riflesso è semplice, ma è misto con le specie degli altri colori Leonardo da VinciXVI secolo
Nessun colore che rifletta nella superficie d’un altro corpo tinge essa superficie del suo proprio colore, ma sarà mista con i concorsi degli altri colori riflessi che risaltano nel medesimo luogo; come il color giallo a che riflette nella parte dello sferico coe, e nel medesimo luogo riflette il colore azzurro b. Dico per questa riflessione mista di giallo e di azzurro, che la percussione del suo concorso tingerà lo sferico; se era in sé bianco, lo farà di color verde, perché è provato che il giallo e l’azzurro misti insieme compongono un bellissimo verde.