Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/154. Dove non può essere riverberazione luminosa

Parte seconda
154. Dove non può essere riverberazione luminosa

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/153. Della riverberazione Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/155. De' riflessi IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte seconda
154. Dove non può essere riverberazione luminosa
Parte seconda - 153. Della riverberazione Parte seconda - 155. De' riflessi

Tutti i corpi densi si vestono nella loro superficie di varie qualità di lumi e d’ombre. I lumi sono di due nature: l’uno si domanda originale e l’altro derivativo. Originale dico esser quello che deriva da vampa di fuoco, o dal lume del sole, o d’aria; lume derivativo sarà il lume riflesso. Ma per tornare alla promessa definizione, dico che riverberazione luminosa non sarà da quella parte del corpo che sarà volta ai corpi ombrosi, come luoghi oscuri, prati di varie altezze d’erbe, boschi verdi o secchi, i quali, benché la parte di ciascun ramo volta al lume originale si vesta della qualità di esso lume, nientedimeno sono tante le ombre fatte da ciascun ramo per sé, e tante le ombre fatte dall’un ramo su l’altro, che in somma ne risulta tale oscurità, che il lume vi è per niente; onde non possono simili obietti dare ai corpi oppositi alcun lume riflesso.