Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/143. Come si deve figurare una notte

Parte seconda
143. Come si deve figurare una notte

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/142. Come si debbono figurare le vecchie Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte seconda/144. Come si deve figurare una fortuna IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte seconda - 142. Come si debbono figurare le vecchie Parte seconda - 144. Come si deve figurare una fortuna

Quella cosa che è priva interamente di luce è tutta tenebre: essendo la notte in simile condizione, se tu vi vorrai figurare un’istoria, farai che, essendovi un gran fuoco, quella cosa che è piú propinqua a detto fuoco piú si tinga nel suo colore, perché quella che è piú vicina all’obietto, piú partecipa della sua natura; e facendo il fuoco pendere in color rosso, farai tutte le cose illuminate da quello anch’esse rosseggiare, e quelle che son piú lontane da detto fuoco, piú sieno tinte del color nero della notte. Le figure che son fatte innanzi al fuoco appariscano scure nella chiarezza d’esso fuoco, perché quella parte d’essa cosa che vedi è tinta dall’oscurità della notte e non dalla chiarezza del fuoco: e quelle che si trovano dai lati, sieno mezze scure e mezze rosseggianti: e quelle che si possono vedere dopo i termini delle fiamme, saranno tutte illuminate di rosseggiante lume in campo nero. In quanto agli atti, farai le figure che sono appresso farsi scudo con le mani e con i mantelli a riparo del soverchio calore, e, volte col viso in contraria parte, mostrar di fuggire: quelle piú lontane, farai gran parte di loro farsi con le mani riparo agli occhi offesi dal soverchio splendore.