Trattato del piede/Parte seconda/Differenze
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Traduzione dal francese di Carlo Cros (1838)
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DIFFERENZE
che presenta il piede degli altri animali domestici, paragonato a quello del cavallo.
Il piede degli animali, siccome l'asino, il mulo ed il bardotto , offre assolutamente la medesima struttura organica di quella del cavallo ; non ne differisce che sotto alcuni rapporti di forma; è più piccolo e meno sfiancato; presenta un ugna più compatta, più resistente, è esente da una folla di difetti e di malattie che si fanno rimarcare nel quadrupede scielto a tipo di paragone. Così il piede del mulo è quasi sempre rampino, molto soggetto alle setole in punta; ma è esente dall'essere piatto, colmo, affetto da nocchi, ec. ec., e resiste molto più di quello del cavallo su terreni duri e scabri. L' asino, il quale cammina più di sovente senza essere ferrato, è molto esposto ad avere i piedi di traverso; fendesi in questo l'ugna della muraglia, si spezza, diviene rugosa e si altera in diverse maniere.
In questi due ultimi monodattili, le piaghe che seguono le operazioni del piede, non tengono sempre lo stesso decorso come nel cavallo, imprimono, mantengono dolori più acuti i quali, se non vengono curati, producono più prontamente la gangrena. Così prima, durante e dopo queste operazioni, bisogna prendere tutte le misure proprie ad evitare o diminuire queste irritazioni, ad ottenere e favorire la suppurazione, la quale in generale è poco abbondante, ma che, una volta stabilita, determina la pronta guarigione. Del resto tutte le malattie del piede del l’asino e del mulo richiedono le stesse operazioni, le stesse attenzioni come nel cavallo, e possono avere gli stessi esiti felici o fatali.