Trattato completo di agricoltura/Volume II/Del Nocciuolo
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del nocciuolo.
§ 924. Il nocciuolo (corylus avellana), è un arbusto il quale cresce spontaneo nei nostri boschi. La pianta selvatica con una miglior coltura e coll’innesto si è resa più fruttifera, ed aumentò anche il volume de' suoi frutti. Conta due varietà principali, l’una a frutto oblungo acuminato, depresso verso l’apice ed il di cui involucro, a calice fogliaceo, sorpassa in lunghezza il nocciuolo; di sapor dolce aggradevole, e ricco d’olio. L’altra a frutto più grosso e tondeggiante, di sapor meno marcato e meno ricco d’olio.
Il frutto si può mangiare verde o fresco, ed anche secco, o se ne può estrarre olio, come vi ho detto. Quest’olio è dei migliori, ed il tortello residuo serve a fare una pasta preferibile a quella delle mandorle comuni.
Il nocciuolo cresce in tutti i climi, ed ama le posizioni non troppo soleggiate; affatto al nord però porta molti nocciuoli senza seme. Teme l’aridità e la troppo tenacità del suolo. Si moltiplica questa pianta ordinariamente per barbatelle o polloni che numerosi crescono al suo pedale. Si pratica anche l’innesto ad occhio dormiente sopra rami selvatici della grossezza d’un dito.
Siccome poi v’ha l’uso generale di moltiplicare il nocciuolo per mezzo di barbatelle tolte dal pedale, così anche la nuova pianta in seguito conserva la tendenza a metterne molte essa pure, e queste devonsi levare ogni anno se vuolsi conservare la pianta più a lungo e più produttiva; altrimenti i numerosi polloni assorbono quasi tutta la vigoria delle radici e la pianta principale mantiene pochissimi frutti. È bensì vero che il nocciuolo è un arbusto e non un albero, ma importa correggerne alquanto il dilatamento, in vista d’ottenere una maggior fruttificazione.
Nei giardini il nocciuolo può essere assoggettato al taglio, il quale tiene le stesse regole indicate pel cotogno, sviluppando le gemme fruttifere nello stesso modo. Siccome poi i fiori maschi (fig. 260) si mostrano alquanto tempo prima dei fiori femmine, così nel taglio importa usare l’avvertenza di conservarne un certo numero onde servano alla fecondazione. Per lo stesso motivo del tardo sviluppo dei fiori femmine è necessario fare il taglio verso la metà di marzo, onde questi abbiano tempo a mostrarsi, e non correre rischio di esportarli coi rami tagliati.
La maturanza dei frutti del nocciuolo è riconoscibile quando l’involucro di essi prende un color giallo. Per conservare sane le nocciuole per molto tempo si costuma riporle nella crusca o nella segatura di legno. Per l’estrazione dell’olio però non si deve aspettar molto tempo, poichè si guasterebbe.