Trasformazioni industriali e trasformazioni linguistiche nel cinema americano del dopoguerra/Conclusioni
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La trasformazione del cinema americano nel dopoguerra si è verificata sotto la spinta dei sopravvenuti mutamenti sociali, delle nuove condizioni economiche, delle importanti innovazioni tecnologiche.
Il crescere della nuova realtà sociale americana del dopoguerra, i "suburbs", formò un nuovo pubblico che chiese ad Hollywood prodotti ben diversi da quelli che era abituata a distribuire. Per soddisfare quelle esigenze essa dovette dare inizio ad una ristrutturazione radicale della propria organizzazione.
Le Majors furono vittime di un tracollo del quale approfittarono le nascenti case cinematografiche indipendenti, le Mini-majors, per imporre sul mercato i loro prodotti.
Alla fine degli anni '60, coll'ingresso delle Majors nei grandi conglomerati industriali americani, l'assetto del cinema U.S.A. si stabilizza ulteriormente e rafforza la sua posizione anche in campo internazionale. Sul versante linguistico, scomparsi i generi ed i meccanismi narrativi connessi che portavano all'uniformità dell'epoca classica, ecco comparire l'autore, nuovo artefice di un cinema per così dire "omnicomprensivo", di un "meta-genere" più ampio, nel quale lo stesso cinema hollywoodiano si cita e si rivisita, sempre nel segno, però, dello spettacolo. E' comunque valida infatti, la legge cui obbediva il venerando genere del "musical" e che forse è uno degli imperativi più profondi di Hollywood: "The Show Must Go On!".
Ma le trasformazioni del cinema americano nel dopoguerra sono anche il risultato di una diversa in-scrizione del cinema nell'ambito delle comunicazioni di massa ed in particolare del suo rapporto con la televisione. Dalla fine degli anni '60, operando una mirabile sintesi tra informazione e spettacolo, la televisione ha sottratto al cinema lo status di spettacolo popolare e si propone di fatto come una sua forma di estensione.
Ciò sembra portare, in prospettiva, verso una certa omogeneizzazione delle forme dello spettacolo audiovisivo (non a caso si assiste alla formazione di uno stretto intreccio tra Cinema-TV-Musica a livello industriale), mentre il cinema sembra sempre più attirato all'interno di una rete di comunicazione, cultura, spettacolo i cui settori appaiono irrimediabilmente interrelati e cooperanti.