Traduzioni e riduzioni/Dall'Iliade/Strano ospite
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Giovanni Pascoli - Traduzioni e riduzioni (1913)
Dall'Iliade - Strano ospite
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strano ospite
Automedonte l’eroe con Alcimo, germe di Marte,
gli ministravano accanto. Da poco finia di cenare
esso, mangiando e bevendo, ed ancora avea presso la mensa.
Non fu veduto da quelli il gran Prïamo entrare: vicino
stette e toccò le ginocchia d’Achille e baciò quelle mani,
mani tremende, omicide, che tanti gli uccisero figli.
Come se un uomo, che preso d’orribile collera uccise
nella sua patria un altr’uomo, arrivò nella terra straniera,
nella dimora d’un ricco; stupore riempie chi vede:
tale il Pelide stupì alla vista di Prïamo divino;
gli altri anche loro stupirono e l’uno guardava nell’altro.