Tigre selvaggia in chiusa valle oscura
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Filippo Ortensio Fabbri
I
Tigre selvaggia in chiusa valle oscura
Con frode un dì mia prigioniera io fei;
Meco la trassi avvinta, e presi in cura
I feri spirti raddolcir di lei.
5A poco a poco sua cangiar natura
La vidi alfin dopo sei mesi e sei,
E udir mia voce, e placida e secura
Starsene in mezzo a gli agneletti miei.
Nice la vide, e in atto umìl cortese,
10Ridendo le fe’ vezzi, e con amica
Destra l’umana fera in seno prese.
Ma giunta in sen di mia crudel nemica
La fera, ahi lasso!, in un balen riprese
I primi spirti, e la fierezza antica.