Teatro Historico di Velletri/Libro III/Capitolo IV

Libro III - Governo della Città

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Governo della Città.
Cap. IV.


I
L Popolo, e Città di Velletri è diviso in quattro Decarcie, che sono, di S.Salvatore, di Castello, del Collicello, e di Portella. Questa parola, Decarcia, è nome composto da due vocaboli Greci, cioè, Deca, et Archios, [p. 239 modifica]ch'in nostra lingua vogliono significare Principato de dieci, forse perchè da queste Decarcie si eleggevano quelli Nove Buoni Huomini, e Sindico, che governavano, come Capi principali di Repubblica la Città nostra. Da queste quattro Decarcie in tempo di Guerra si cavavano quattro Capitani con quattro diverse Insegne, oltre alle due del Magistrato, nelle quali erano diverse Imprese. Dall'istesse Decarcie hora si scelgono otto Imbossolatori1 nel Conseglio maggiore, quando si fa la nuova Elettione de gl'Officiali. Ma dieci Anni sono in circa, s'aggiunsero due altri Imbossolatori per la Parrocchia di S. Maria del Trivio, quali non hanno la Propositione, come gl'altri, ma solamente il Voto. Questi, licentiati gl'altri Conseglieri, fanno con l'assistenza del Governatore, ò del Luogotenente, overo dell'Auditore del nostro Cardinale, l'Elettione de' Priori, Sindici, Fiscali2, Depositarij, Maestri di Strade, Grascieri3, Medici de' Poveri, Procuratori de' Poveri, e Conseglieri.

Li Conseglieri erano al numero di Cento venti, e questi adunati facevano il Conseglio Maggiore, partiti in quattro, trenta per Schedula, in ogni Trimestre, venivano estratti per far il Conseglio Minore, conforme al bisogno della Città. Al presente è diminuito il numero de' Consiglieri à Ottanta, e per il Conseglio Minore sono Quaranta per ogni Semestre; tutte le Schedule, o Bollettini, dove sono notati li Ministri, et Officiali eletti dalla Città, sono involti in Ballette di Cera verde, con la quale anco il nostro Magistrato siggilla, e si racchiudono in una Cassetta, ò Bossola di due Chiavi, una delle quali ne tiene il Sindico della Città, e l'altra il Padre Guardiano, nostro di S. Francesco, qual Bossola, ab immemorabili, s'è conservata, e si conserva nel nostro Convento, e si rinserra nella Cassa delle tre Chiavi in Sagrestia, dove si conservano le Argentarie, et altre cose più pretiose del Convento; e perciò ne' Statuti sono assegnati cinque Giulij l'Anno al nostro Padre Sagrestano. Devono però li Consiglieri, quando nel Conseglio si devono trattar negotij spettanti à Padri, Fratelli, Nipoti, ò altri Parenti, uscir fuora dal Conseglio, così vogliono, e comandano li nostri Statuti.
Li Consegli di questa Città sono di quattro sorti, una si [p. 240 modifica]Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/260 [p. 241 modifica]Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/261 [p. 242 modifica]Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/262 [p. 243 modifica]Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/263 [p. 244 modifica]Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/264 [p. 245 modifica]Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/265 [p. 246 modifica]Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/266 [p. 247 modifica]Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/267 [p. 248 modifica]248 TEATRO HISTORICO in tutto quello, che riguarda il beneficio del Publico , & è efpreffo nelli Scatuti . Vi fono ancora due Stendardieri , ò Confalonieri , quali fono inftituiet da' Signori Priori di quel Bimeltre , ne'quali occorrono le Fefte di S. Eleuterio, e di S. Clemente . Que- fti fono due de' principali Cittadini, & in dette Felte porta- no li Stendardi della Città, dal Palazzo Priorale alla Cate- drale, e poi ritornano al Palazzo, doue stanno fuora spiega. ti alle feneftre fin che durila Fiera , e la Festa con la folit Franchigia, e fono accompagnati da tutta la Nobiltà , e dal . li Soldaci, cofi nell'andare , come nel tornare .

  1. Gli Imbussolatori erano dei funzionari incaricati di inserire i nomi dei candidati alle cariche pubbliche nel bussolo (detto anche bòssolo, dal greco πυξίς, bosso), ovvero il contenitore di legno dal quale poi i nomi venivano estratti a sorte.
  2. Il fiscale era il pubblico funzionario che aveva il compito di rappresentare l'interesse cittadino nei giudizi.
  3. Il grasciere era il pubblico funzionario che si occupava del rifornimento alimentare di una città, e, per estensione, dell'amministrazione dei pubblici mercati, della regolarità dei prezzi, dei pesi e delle misure.