Supplemento alla Storia d'Italia/IX
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Dal Quartier Generale di Cherasco il dì 10 Fiorile anno 4
(29 Aprile 1796)
IX - Al Cittadino Carnot.
La tregua conclusa tra il Re di Sardegna e noi mi apre l’adito a comunicare per la parte di Turino, e risparmiar cosi la metà del cammino; potrei dunque ricevere i vostri ordini e conoscere le vostre intenzioni intorno alla direzione che dee darsi all’esercito.
Cuneo, Ceva e Tortona sono in mio potere; in breve passerò il Po ed entrerò nel Milanese; in questo tragitto, io mi propongo d’imporre una taglia al Duca di Parma e fargli pagar cara la sua ostinazione.
Se il Re di Sardegna sospettasse, prima che io ne avessi avviso, che voi non voleste accordar la pace, potrebbe farmi un brutto scherzo. Per ciò, non volendo voi la pace con la Sardegna, procurate che sia io quegli che ne lo renda inteso, onde possa coglier il tempo a me più opportuno, e che i suoi agenti a Parigi non ne abbian sentore. Se poi concludete la pace col Re, ordinate ciò che far si deve rispetto a Genova, Parma, e Roma.
Beaulieu ha tuttavia con sé 26,000 uomini ben forniti: egli ne aveva 38,000 al cominciar della campagna, ed io non ne ho che 28,000; egli ha 4,000 uomini di cavalleria, io non ne ho che 3,600, ed in cattivo arnese.
La Corte di Turino e quella di Vienna promettevansi da questa campagna favorevoli successi: gli eserciti combinati erano di 75,000, io gli ho battuti con 35,000; adesso mi abbisogna soccorso; l’esercito delle Alpi può darmi 15,000 uomini.
Il Generale Chateauneuf Randon doveva restituirmi i 3,000 uomini, che si ritenne a Nimes, e ch’erano destinati per qua; con questo rinforzo l’Italia è vostra, ed io posso nel tempo stesso muovermi contro Napoli e Mantova, massimamente se mi è dato di battere, come spero, gl’inimici fra poco.
È arrivato un ufficiale del Genio; mandatemi, vi prego, dell’artiglieria leggiera. Bramerei d’avere il Generale Baraguay d’Hilliers a servir col suo grado nell’esercito; me ne ha fatto inchiesta egli stesso.