Sulle ferrovie proposte per la congiunzione delle linee Palermo-Girgenti e Catania-Licata/Prefazione
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PREFAZIONE
Il Parlamento nella discussione del bilancio del Ministero del L.L. P.P. approvò ultimamente lo stanziamento dei fondi per l’esecuzione in Sicilia della ferrovia di Vallelunga chiamata la linea centrale e la linea diretta Palermo, Caltanissetta, Catania.
Le deliberazioni dei Consigli Provinciali e Comunali di Palermo e di Caltanissetta, i discorsi di varii deputati dell’Isola potrebbero fare credere che oramai si sia trovata la vera soluzione del quesito e che gli interessi della Sicilia e della città di Palermo, che da tanto tempo legittimamente sospira la sua congiunzione con Caltanissetta, Catania ecc. sieno finalmente colla ferrovia di Vallelunga assicurati.
A pochi individui (meno agli ingegneri che esaminarono la situazione) verrà certamente il pensiero che si possa ora ricominciare in più vasta scala la dolorosa storia della linea di Montedoro.
Dopo la discussione, che ebbe luogo nel mese di giugno dell’anno scorso al Parlamento sulla linea diretta Palermo-Catania io desiderava di scrivere una memoria succinta sui varii progetti di ferrovie per la congiunzione delle linee Catania-Licata e Palermo-Girgenti mettendo specialmente in confronto le due linee di Vallelunga e delle Imere.
Se da un lato mi rincresce di non aver ciò fatto prima d’ora, credo che dall’altro lato l’avere ritardato la compilazione e la pubblicazione di questo scritto sia un fatto forse utile alla Sicilia ed a Palermo specialmente.
Allorchè furono stanziati i fondi per l’esecuzione della linea suddetta, il progetto definitivo non era ancora probabilmente arrivato al Ministero, ed il Consiglio superiore dei L.L. P.P. non aveva ancora certamente potuto esaminarlo e prenderne conoscenza.
Se si fossero conosciute e sollevate le difficoltà tecniche che s’incontreranno nella sua esecuzione egli è possibile che i fondi non sarebbero stati stanziati nel bilancio così facilmente.
Ora che i fondi sono stanziati importa che la somma che si deve spendere, sia spesa a maggiore vantaggio della Sicilia e quindi credo ora utile questa pubblicazione.
L’Onor. Zanardelli Ministro dei L.L. P.P. nel mese di giugno dell’anno scorso dal silenzio conservato dai fautori della linea delle Due Imere argomentava altresì alla superiorità della linea di Vallelunga. Un ulteriore silenzio sarebbe quindi colpevole.
Alcuni crederanno che io sia a ciò spinto da un falso amor proprio avendo io proposto la ferrovia delle Due Imere. Ma le induzioni a nulla valgono contro i fatti.
Altri crederanno che questo scritto sia nocivo agl’interessi di Palermo e dell’Isola e renda difficile l’esecuzione di una ferrovia diretta tra Palermo e Catania.
Ma l’esecuzione della ferrovia diretta, stabilita col decreto prodittatoriale, fu confermata dal Governo e lo stanziamento ultimamente dei fondi suaccennati nel bilancio del Ministero dei L.L. P.P., la nessuna opposizione sorta nel Parlamento a tale riguardo, dimostra che si mira da tutti a tradurre in atto questo concetto.
Ora i fatti e le difficoltà per quanto siano neglette non si possono alterare od evitare. Esse sorgeranno più tardi. Egli è quindi necessario rappresentarli chiaramente fin d’ora onde non si vada incontro ad uno spreco considerevole di denaro e di tempo con danno notevole dell’Isola.
La linea delle Due Imere costa meno della linea di Vallelunga, è diretta tra Palermo, Caltanissetta e Catania, serve ad una maggiore popolazione, è più soda, si presenta meglio all’esercizio, si può eseguire in minore spazio di tempo, meglio tutela gl’interessi dell’Isola e specialmente di Palermo, e non presenta difficoltà e problemi a risolvere come la linea di Vallelunga per la grande galleria di Castellaccio.
Se la linea di Vallelunga fu approvata, la linea delle Imere non sarà certamente combattuta dallo stesso Parlamento tanto più che Ministro dei L.L, P.P. è l’Onor. Senatore Perez sulla cui legittima affezione a Palermo ed alla Sicilia tutta non può sorgere alcun dubbio.
Se si trattasse di una differenza non considerevole tra l’utilità delle due linee serberei il silenzio. Si tratta invece di riuscire sì o no allo scopo a cui la Sicilia e specialmente Palermo tendono, reclamando la linea di Vallelunga.
Egli è quindi necessario pubblicare senza ritardo idee che sono d’altronde in parte comuni a valenti ingegneri. Essendo la linea di Vallelunga stata proposta dagli egregi ingegneri Cavallari sento il dovere di dichiarare che, dissentendo da essi nella questione ferroviaria, riconosco tuttavia quanta stima essi si meritino ed a quanta gratitudine essi abbiano diritto per aver dedicato il loro ingegno e le loro fatiche ad una questione così importante per tutelare i giusti interessi della Sicilia e di Palermo.