Sulle Grazie (anonimo)
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Non sempre giovani
Furo o donzelle,
3Lide, le Grazie;
Ma sempre belle,
Cangiando tempera
6In ogni età.
Belle comparvero
Bambine in cuna;
9L’educò Venere,
Le ornò fortuna
Sol della candida
12Lor nudità.
Belle comparvero
Fanciulle destre,
15D’innumerevoli
Giuochi maestre,
Fabbre d’amabili
18Leggiadri error.
Belle comparvero
D’età trilustre;
21E la modestia,
Senz’arte industre,
Lor diè le facili
24Chiavi del cor.
Belle comparvero
Madri e matrone,
27Ed abbellirono
Senno e ragione
D’un bel reverbero
30Della beltà.
Belle incurvarono
Sul bastoncello
33Nell’età gelida
Il fianco snello,
E innamorarono
36Colla pietà.
Ebe che aveale
Come pupille,
39Volea già pascerle
D’ambrosie stille,
Onde rigermina
42La fresca età.
Ma il biondo Apolline
Lor consigliero,
45Le trasse ai limpidi
Fonti del vero,
Ve’ stilla il balsamo
48Della beltà.
Dive regnarono
In ogni etate,
51Sempre dagli uomini
Dive invocate;
Al donar prodighe.
54Tarde al negar.
Nè mai comparvero
Superbe o avare;
57Che non avrebbero
Tempio ed altare,
Se vile o inutile
60Fosse il pregar.