Studi storici sul centro di Firenze/Il centro di Firenze nel 1427/VIII

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Il centro di Firenze nel 1427 - VII Il centro di Firenze nel 1427 - IX
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VIII.

L’antichissima chiesa di S. Donato che si diceva S. Donato dei Vecchietti per esser circondata per ogni lato dalle case di quella grande famiglia, forma il centro di questo gruppo che la Via degli Strozzi, Via de’ Vecchietti, la Via del Refe Nero e la Via dei Pescioni circondano.

Le case, un giorno grandiose ed eleganti nella loro serena semplicità, appartennero ai Vecchietti e quando lo splendore di questa famiglia cominciò a declinare, quando estinguendosi l’un dopo l’altro i diversi rami in cui essa s’era suddivisa, i loro possessi passarono in altre mani, vennero trasformate in umili e modeste case di povera gente. Cominciavano le case dei Vecchietti di sopra alla volta delle Stelle, oltrepassavano l’altro vicolo che da Via de’ Ferravecchi sboccava difaccia alla porta di fianco di S. Donato, poi la Via attuale de’ Vecchietti ed arrivavano fino al Palazzo della Luna, sicché quasi tutto un lato della lunga via tra’ Ferravecchi apparteneva a loro. Nè basta. Avevano case, come abbiam visto dal lato opposto di questa via, accanto agli Strozzi. Dietro al loro palazzo principale, che prospettava la chiesa di S. Donato, erano altre case fino a Piazza della Paglia ed a S. Maria in Campidoglio e di fianco fino alle case dei Rinaldi. Da piazza di S. Donato andavano alla Via della Volta delle Stelle e fino alla strada che si dice degli Zuffanelli e che per l’avanti aveva nome di Via della Vergine Maria dei Teri1. Vicini dei Vecchietti, per quanto di una importanza di gran lungo minore, erano i Teri le cui case stavano dietro S. Donato, in Via delle Stelle nel chiasso che porta il loro nome2 in Via della Vergine Maria ed anche dal lato opposto di questa strada fino sulla piazza degli Agli3.

I Vecchietti ebbero torri tanto presso al loro principale palagio, quanto di fianco a S. Donato ed una loggia, segno di alta nobiltà, sulla piazza loro, distrutta e incorporata dipoi in una casa corrispondente dal tergo in Via de’ Ferravecchi, nel luogo ch’è detto fin da epoca remota il Canto de’ Diavoli4.

Della chiesa di S. Donato non mancano i ricordi. Fondata prima del 1000, fu tra le primitive parrocchie di Firenze, ed i Vecchietti che [p. 40 modifica] n'ebbero il patronato nel 1286 e la considerarono quasi come cosa loro, la beneficarono, l’arricchirono, la decorarono più e più volte5. Fu soppressa nel 1785 con parecchie altre chiese della città e ridotta a semplice casa. È certo però che prima delle demolizioni, facendovi delle ricerche si troveranno i segni del suo stato primitivo e forse anche degli affreschi che ne decoravano le pareti.


Note

  1. [p. 46 modifica]Le dava nome un tabernacolo, tuttora esistente posto sul canto dì Via dei Pescioni già delle Stelle. Il tabernacolo è adorno di un ricco sportello di legno lumeggiato a oro d’un certo gusto artistico e porta l’arme dei Teri che n’erano padroni.
  2. [p. 46 modifica]L’attual vicolo dei Teri si diceva Via della Volta de’ Vecchietti
  3. [p. 46 modifica]I Teri, che esistono tuttora, ebbero i loro antichi possessi a Varlungo d’onde sembra fossero originarj e dove Terino di Niccolò fondò uno di quei soliti spedali che le ricche famiglie fiorentine fabbricavano lungo le vie maestre per alloggiare i pellegrini ed i poveri
  4. [p. 46 modifica]Il nome ricordava la singolare tradizione di un diavolo in forma di cavallo che sarebbe apparso in quella località mentre Pier da Verona predicava eccitando il popolo alla guerra contro gli eretici
  5. Il più radicale restauro che certo le tolse la semplicità delle antiche forme, fu fatto nel 1584 a spese del ricchissimo e munificentissimo Senatore Bernardo Vecchietti che in questi lavori si valse dell’opera dell’artista suo protetto, di Giambologna, che doveva al Vecchietti la sua fortuna d’artista